La Biennale di Venezia e Persol annunciano che è stato attribuito all’attore e regista statunitense Liev Schreiber (Spotlight, X Men: le origini – Wolverine, Ogni cosa è illuminata) il Persol Tribute to Visionary Talent Award della 73. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (31 agosto – 10 settembre 2016). La consegna del Persol Tribute to Visionary Talent Award 2016 a Liev Schreiber avrà luogo venerdì 2 settembre alle ore 22 in Sala Grande (Palazzo del Cinema, Lido di Venezia), in occasione della proiezione del film Fuori Concorso The Bleeder (Usa/Canada, 93’) diretto da Philippe Falardeau, con Schreiber e Naomi Watts.
Si tratta di un biopic che racconta la vera storia del pugile statunitense Chuck Wepner, che ispirò il personaggio di Rocky Balboa nella celebre serie cinematografica Rocky.
In precedenza, Liev Schreiber era stato più volte presente alla Mostra di Venezia: come interprete l’anno scorso con il film premio Oscar Il caso Spotlight di Tom Mc Carthy, nel 2012 con il film d’apertura Il fondamentalista riluttante di Mira Nair, nel 2004 con The Manchurian Candidate (2004) di Jonathan Demme; come regista nel 2005 con il suo film d’esordio Ogni cosa è illuminata, con Elijah Wood, per il quale ha vinto i premi Lanterna Magica e Biografilm. Il Direttore della Mostra, Alberto Barbera, a proposito di questo riconoscimento ha dichiarato: “Ho un’ammirazione sconfinata per Schreiber, capace di dare il meglio di sé sia nei ruoli da protagonista in tanti film di produzione indipendente, che in quelli da comprimario in molti film mainstream hollywoodiani, oltre che in una serie di grande successo come Ray Donovan, da lui prodotta e in parte diretta. La solida preparazione da attore shakespeariano dei suoi esordi sono il lievito che continua ad alimentare interpretazioni imprevedibili e complesse, intrise di profonda umanità . Ogni volta che compare in scena, si ha l’impressione che il film si alzi di tono, facendo di ogni sua apparizione qualcosa di unico e memorabile. La sensibilità, l’intuito, l’intelligenza ne sono componenti essenziali: le stesse qualità del suo unico lungometraggio regista, Ogni cosa è illuminata, che mi auguro non debba rimanere solitaria prova di un talento non comune.”
Sarà Microcinema a distribuire nelle sale italiane il film Leone d'Oro 2016, The woman who left, nuovo capolavoro di Lav Diaz. La pellicola, che nonostante il massimo riconoscimento al Lido non aveva ancora distribuzione e che si temeva restasse appannaggio soltanto dei cinefili che l'hanno apprezzata alla 73esima Mostra di Venezia, sarà quindi visibile a tutti, permettendo così agli spettatori del nostro Paese di ammirare per la prima volta un'opera del maestro filippino sul grande schermo
Il film di Denis Villeneuve segnalato dalla giuria di critici e giornalisti come il migliore per l'uso degli effetti speciali. Una menzione è andata a Voyage of Time di Terrence Malick per l'uso del digitale originale e privo di referenti
Il direttore della Mostra commenta i premi della 73ma edizione. In una stagione non felice per il cinema italiano, si conferma la vitalità del documentario con il premio di Orizzonti a Liberami. E sulla durata monstre del Leone d'oro The Woman Who Left: "Vorrà dire che si andrà a cercare il suo pubblico sulle piattaforme tv"
Anche se l’Italia è rimasta a bocca asciutta in termini di premi ‘grossi’, portiamo a casa con soddisfazione il premio Orizzonti a Liberami di Federica Di Giacomo, curiosa indagine antropologica sugli esorcismi nel Sud Italia. Qualcuno ha chiesto al presidente Guédiguian se per caso il fatto di non conoscere l’italiano e non aver colto tutte le sfumature grottesche del film possa aver influenzato il giudizio finale: “Ma io lo parlo l’italiano – risponde il Presidente, in italiano, e poi continua, nella sua lingua – il film è un’allegoria di quello che succede nella nostra società". Mentre su Lav Diaz dice Sam Mendes: "non abbiamo pensato alla distribuzione, solo al film. Speriamo che premiarlo contribuisca a incoraggiare il pubblico"