Ecco il testo dell’appello pubblico che i parlamentari Pd delle commissioni Cultura di Camera e Senato hanno rivolto al ministro dei Beni e delle Attività Culturali, Alberto Bonisoli.
“Onorevole signor Ministro Bonisoli, il Consiglio Superiore del Cinema e dell’Audiovisivo, soppresso nella notte in Senato con un emendamento a firma Lega, era un importante organo di indirizzo e controllo sulla destinazione delle risorse pubbliche e totalmente a costo zero. Un’opportunità, votata in modo bipartisan nella scorsa legislatura, per poter porre fine alla discrezionalità nell’attribuzione dei fondi a sostegno dell’industria cinematografica e audiovisiva.
L’articolo soppresso assegnava al Consiglio la definizione di linee guida condivise tra le categorie del settore per la distribuzione dei fondi a carattere selettivo e automatico. In un comparto come quello del cinema e dell’audiovisivo – che da oltre 50 anni attendeva una riforma strutturale come quella introdotta dalla Legge 220/2016 – il Consiglio Superiore, organo consultivo del Ministro, era una forte garanzia di trasparenza e offriva inoltre consulenza e supporto nella elaborazione e attuazione delle politiche di settore e nella predisposizione di indirizzi e criteri generali sulla destinazione delle risorse pubbliche.
Onorevole signor Ministro,
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