Paul Zonderland

Uscito da appena tre giorni, Pearl Harbor – leggi lo speciale di cinemazip sugli schermi di guerra – si è già piazzato in vetta alla classifica italiana con un incasso di circa cinque miliardi e mezzo. Il film è uscito in 520 sale in tutto il paese (secondo i dati forniti da Cinetel, che controlla l’andamento di circa 74% delle sale, la cifra è di quasi 4 miliardi e mezzo per 420 sale con una media di 10,642 milioni a sala). Parliamo con Paul Zonderland, direttore generale di Buena Vista International Italia.

Siete contenti dell’accoglienza che gli italiani hanno riservato a Pearl Harbor?
Molto contenti. Speravamo che la nostra decisione di offrire al pubblico italiano un film importante all’inizio della stagione estiva avrebbe avuto successo e la nostra strategia ha funzionato. In un potenziale mercato di 8 miliardi, noi ne abbiamo incassati quasi 5,5. Risultato anche migliore se si considera che questo era il primo vero fine settimana dell’anno un cui la gente è uscita massicciamente dalle città per recarsi in spiaggia. Ci tengo a sottolineare che il film è anche cresciuto da venerdì a domenica: un chiaro segno che il passaparola è positivo. Un risultato eccellente per un film che dura tre ore. Siamo convinti che Pearl Harbor continuerà a crescere per tutta l’estate e potrà realizzare il suo vero potenziale sul mercato italiano grazie soprattutto al fatto che rimarranno aperte tante buone sale.

Come giudica il successo del prolungamento della stagione estiva in Italia?
C’è ancora molta strada da fare, anche se si è già fatto tanto per costruire e modernizzare le sale. La Buena Vista è da sempre a favore del prolungamento della stagione, contiamo di proseguire per questa strada anche l’anno prossimo con un cartone animato che s’intitola Lielo and Stitch. Spero soltanto che le altre distribuzioni seguano il nostro esempio.

Pearl Harbor è stato oggetto di critiche in America, in Italia ci sarà meno polemica?
Assolutamente. Qui la gente ha capito che Pearl Harbor è una bellissima storia d’amore e non un documentario, anche se la fiction si basa su eventi storici. Al pubblico piace il film e la recitazione: attori giovani che danno il meglio di sé. Mi fa piacere che a settembre avremo il piacere di rivedere Kate Beckinsale, co-protagonista con John Cusack di Serendipity, una specie di Insonnia d’amore.

Temete l’uscita di Shrek a metà giugno?
Affatto. Sono film molto diversi che saranno visti da pubblici molto diversi. La Uip ha coraggio a far uscire Shrek in estate: merita un grande successo e noi glielo auguriamo di tutto cuore.

Le va di fare un bilancio dell’anno passato?
E’ stato un anno molto positivo, di graduale ma costante crescita. Con una sola settimana di ritardo sull’anno scorso, la Buena Vista ha realizzato un incasso annuale di 120 miliardi di lire. La somma degli incassi del primo fine settimana dei nostri film “invernali” ha raggiunto la ragguardevole cifra di 25 miliardi, una bella fetta del mercato. Chiudiamo l’anno al terzo posto, dopo Medusa e Uip, e continuiamo a fare buoni affari.