Il rapporto speciale tra la rocker Patti Smith e la città di Firenze, a partire dal leggendario concerto del 1979 all’Artemio Franchi, è al centro di Patti in Florence di Edoardo Zucchetti, la prima mondiale, del documentario che inaugurerà la 61/a edizione del Festival dei Popoli, in programma sulla piattaforma digitale Più Compagnia dal 15 al 22 novembre.
Il festival propone 60 documentari divisi in varie sezioni (visibili dal giorno della proiezione per una settimana on demand): oltre al Concorso internazionale (18 film tutti inediti in Italia) e al Concorso italiano (sette i titoli, tutti inediti assoluti) presenta la sezione Let the Music Play dedicata ai documentari musicali e un focus sull’ambiente dal titolo Habitat. Novità di quest’anno la sezione Popoli for Kids & Teens rivolta ai giovani.
Tra i documentari in programma Sisters With Transistors (18/11) di Lisa Rovner sul ruolo delle donne nella storia della musica elettronica; la prima italiana de L’Occhio di Vetro (15/11) di Duccio Chiarini, regista fiorentino che, prendendo spunto dal diario di guerra di suo prozio compone un raffinato mosaico della storia d’Italia. E poi Now di Jim Rakete (15/11) sulla problematica del cambiamento climatico con testimonianze, tra gli altri, di Greta Thunberg.
La manifestazione, presieduta da Vittorio Iervese e diretta da Alessandro Stellino e Claudia Maci, è realizzata con il contributo di Mibact, Regione Toscana, Fondazione Sistema Toscana, La Compagnia, Comune di Firenze e Fondazione Cr Firenze.
“Ancora una volta – hanno detto Maci e Stellino – i festival sono rimasti senza una casa e ne hanno trovato una in quella di ogni spettatore. La 61/a edizione del Festival dei Popoli entra nelle abitazioni di tutti con un programma ricco di voci che raccontano il tempo che viviamo nel suo stesso dispiegarsi davanti ai nostri occhi e l’instabilità di un panorama sociale e politico che va monitorato da occhi attenti e civili”.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis