PASQUALE SCIMECA

“Indesiderabile”: un marchio con il quale gli Stati Uniti rimpatriavano molti italiani negli anni ’70. Alcuni di loro erano gangster, altri invece non erano in regola con il permesso di soggiorno. Da questo frammento di storia prende spunto Gli indesiderabili di Pasquale Scimeca, film prodotto da Galliano Juso, Marco Poccioni per Digital Film e Marco Valsania per Rodeo Drive. Dieci settimane di riprese, a partire dal 19 agosto prossimo, tra Napoli, New York, Roma e la Sicilia. “Iniziamo a girare nel set costruito a Cinecittà per Gangs of New York di Martin Scorsese”, racconta il regista. Per Scimeca questo è un anno piuttosto positivo: “finito il set di Indesiderabili passerò subito a dirigere per Leo Pescarolo Giosuè l’ebreo“, racconta. Nel cast degli Indesiderabili Vincent Gallo, Marcello Mazzarella, Linda Steadman, Vincent Schiavelli (Qualcuno volò sul nido del cuculo) e Beppe Lanzetta.

Come è nata l’idea del film?
E’ stato il produttore, Galliano Juso, ad avere per primo l’idea. Mi ha proposto di scrivere una riduzione del romanzo omonimo di Giancarlo Fusco e di dirigerlo e io ho accettato. Il testo è stato pubblicato da Longanesi nel 1962. Fusco era giornalista e scrittore. Era stato direttore della rivista milanese “Abc”, negli anni ’60, e sceneggiatore (Yankee-L’americano di Tinto Brass, Io amo tu ami di Alessandro Blasetti, ndr). Ho lavorato alla sceneggiatura insieme a Nennella Bonaiuto.

Qual è la storia?
Protagonisti sono due mafiosi (Vincent Gallo e Marcello Mazzarella) che tornano in Sicilia dopo il loro rimpatrio. I due appena arrivati decidono di vendicarsi di un torto subito in passato. Il film si svolge in flashback. Si parla della vita degli emigrati italiani a New York negli anni ’40. Si vedranno anche volti di Ezio Taddei e il suo amico Carlo Tresca, ucciso proprio in quegli anni. Taddei era un anarchico, denunciò il connubio tra mafia e politica a New York.

Sì può definire “Gli indesiderabili” un gangster movie?
In parte sì. E’ un film di genere, ha una sua dimensione commerciale e popolare. Ma evidenzierò anche l’aspetto sociale della storia. Si vedrà come e perché queste persone diventano dei gangster. Gli emigrati italiani venivano pagati male e trattati ancora peggio, era gente che si sudava il pane. Gli italiani di oggi queste cose se le sono scordate. Ma è la storia dei nostri nonni e della gente che ora entra nel nostro Paese.

Chi affiancherà il suo lavoro?
Pasquale Mari è il direttore della fotografia. Osvaldo Desideri curerà le scene e Nicola Piovani le musiche.