Pasinetti e il soggetto dedicato ad Alida Valli

“Francesco Pasinetti, illusioni e passioni” così s’intitola il libro promosso dal Comitato regionale per le celebrazioni del centenario della nascita di uno tra i più autorevoli storici e critici della cultura cinematografica italiana del pre-neorealismo, Pasinetti, nato a Venezia nel 1911, è stato anche regista e docente di cinema e scomparve prematuramente nel 1949 quando era direttore del Centro sperimentale.

Il volume – a cura di Carlo Montanaro ed edito da Associazione italiana per le ricerche di storia del cinema (www.airscnews.it e Paolo Emilio Persiani (www.persianieditore.com) – si compone innanzitutto un soggetto cinematografico rimasto tale, “Kitti Luna”, che Pasinetti dedicò all’allora 18enne Alida Valli e che racconta appunto di una giovane attrice che vorrebbe fare cinema. La Valli era agli inizi della sua carriera artistica e frequentava il Centro Sperimentale, dove insegnava Pasinetti.

Gli altri due saggi del libro sono: uno di Chiara Augliera che ripercorre un aspetto inedito relativo all’organizzazione della prima manifestazione collaterale della Biennale affidata alle cure di Pasinetti nella sua qualità di presidente del Cineclub di Venezia. Luciano De Feo, che presiedeva il Comitato Esecutivo della Biennale, lo chiamò per preparare la prima manifestazione dedicata al cinema sperimentale, prodotto da giovani autori.
Luisa Pagnacco nel suo saggio “La grande illusione di un regista per vocazione” ricostruisce gli aspetti meno noti della vasta e varia esperienza pasinettiana nell’ambito della pratica cinematografica. Le principali fonti di documentazione sono state i carteggi con il fratello Pier Maria e con la giovanissima Alida Valli.