Dopo la proiezione della sua prima opera di fiction Paris can wait (Diane Lane e Alec Baldwin i protagonisti) al Biografilm Festival di Bologna, Eleanor Coppola, 81enne moglie dell’icona del cinema Francis Ford e madre di Sofia e Roman, racconta la sua esperienza da regista intessendola con i tanti dettagli della sua vita.
“In realtà non sono una grande appassionata di cinema – dice Eleanor Coppola – preferisco leggere, ma ho amato Lezioni di Piano di Jane Campion, In the mood for love di Wong Kar-wai e Stefania Sandrelli diretta da Bernardo Bertolucci ne Il conformista“. La prima volta dietro la macchina da presa, non per un documentario, non è stata così facile per miss Coppola: “Sono un’osservatrice naturale, il documentario è più adatto a me. Ecco perché la più grande gioia è stata l’ultimo giorno di riprese, quando sai di avere tutto il film. Ogni giorno è stata una sfida, un’esperienza costantemente stressante”.
Una pellicola che la regista presenta come un ‘memento’: “Dobbiamo assaporare la vita momento per momento, mentre oggi corriamo dietro a tutto. Una soluzione può essere quella di accorgersi di poter fare delle scelte, come Diane Lane nel film: è una cosa che dà un sacco di energie”. Infine, il rapporto col marito: “Non penso mai a quanto sia famoso nella quotidianità, me ne accorgo però dal gran numero di persone che gli chiede un autografo quando siamo in giro. È un uomo estremamente affascinante, intelligente e interessante, l’unico con cui posso parlare bevendo un caffè in tutto il Nord della California”.
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