Il regista spagnolo Víctor Erice riceverà il Pardo alla carriera del Festival di Locarno. L’omaggio sarà corredato da una serie di proiezioni e da una conversazione con il pubblico. Il cineasta, nato a San Sebastian nel 1940, con tre lungometraggi e una serie di corti e mediometraggi, ha segnato la storia recente del cinema europeo. Il suo primo film El Espiritu de la colmena (Lo spirito dell’alveare, 1973) è considerato uno dei capolavori del cinema spagnolo. Dieci anni più tardi realizza El Sur, in cui come nel film precedente si occupa del rapporto tra padre e figlia, tramite il mezzo del ricordo. Terzo e ultimo lungometraggio, El sol del membrillo (1992) vede la partecipazione del pittore Antonio López e segue la realizzazione di un dipinto come in un diario di bordo.
Carlo Chatrian, direttore artistico del Festival di Locarno, ha dichiarato: “I suoi film, pochi ma tutti estremamente importanti nel contesto del cinema moderno, portano il segno di un cineasta libero e coerente, capace di dare una forma personale ai suoi racconti, combinando memoria privata e collettiva”.
Il 67° Festival del film Locarno si terrà dal 6 al 16 agosto 2014.
Gianfranco Pannone con il documentario Sul vulcano - fuori concorso al festival di Locarno e distribuito da Luce Cinecittà - lancia un appello ai politici per sensibilizzarli sulla grave situazione in cui versano quella zona e i suoi abitanti: "Ho preferito raccontare il Vesuvio anche attraverso le parole e gli scritti di tanti artisti e scrittori. Ma affronto anche i problemi che la speculazione ha creato. Parlo delle case costruite sui canali creati dalla lava, racconto la concentrazione di persone che vive in posti che non dovrebbero essere abitati. E questa è politica, politica vera, quella che piace a me"
"Volevo che in Perfidia ci fosse la Sardegna che conosco, che non è soltanto quella colorata, piena di sole e di mare, ma quella grigia, claustrofobica che si respira in certe periferie", così il regista sul suo esordio passato in Concorso al Festival di Locarno e in uscita in sala il 27 novembre con Movie Factory e Il Monello film. La storia, ambientata a Sassari, racconta di un padre e un figlio che, dopo la morte della loro moglie e madre, convivono scoprendo di essere due completi estranei. "Il tempo che stiamo vivendo è fatto di di una cattiveria che s'innesta silente nella società, nella famiglia, fra le persone, che non comunicano più e sono spesso paralizzate dalla solitudine", spiega l'autore
“Qui ci sono molti conti bancari della famiglia Marcos, sareste così gentili da ridarceli a noi, popolo filippino?”, così Lav Diaz, il regista premiato con il Pardo d’oro per il suo From What Is Before. Cancellata l'attesa masterclass con Roman Polanski che, a causa di una polemica montata da un politico locale, ha disertato il festival. Dario Argento ha annunciato che produrrà una serie per la tv americana: una decina di film, uno o due da lui diretti, i restanti affidati a giovani registi di horror indipendenti per il web
Il masterclass di Roman Polanski in programma a Locarno il 31 agosto con la moglie Emmanuelle Seigner, sta rinfocolando polemiche nel ticinese, il bacino d’utenza primo e naturale del festival. Parecchie voci indignate, anche a mezzo stampa, per l’invito al regista che si porta però ancora dietro il peso dell’accusa di stupro a una ragazzina. A protestare anche alcuni politici, come Fiorenzo Dadò, capogruppo del partito popolare democratico. Ma il direttore Carlo Chatrian risponde: "Lo invito come regista ponendo l'accento sui suoi film"