E’ toccato a Michele Placido e Gianni Amelio chiudere la lunga serata dei Globi d’oro, i premi della Stampa Estera in Italia nati nel 1959 e festeggiati anche quest’anno all’Accademia Tedesca di Villa Massimo. Una cerimonia austera ma non troppo, perché i cronisti hanno dimostrato di essere più spiritosi di molti presentatori di professione e, come al solito, si sono divertiti, sotto la direzione artistica di Elizabeth Missland, a “recuperare” con le loro candidature, insieme ai film più importanti della stagione, spesso già sfilati sulle passerelle dei Nastri, dei David e dei Ciak, anche molti outsider e persino qualche palla nera della critica.
Ma non è il caso di Placido, che ha avuto il premio alla carriera da una giornalista tedesca un tempo entusiasta spettatrice della Piovra televisiva. L’attore e regista pugliese l’ha dedicato a Mario Monicelli, scherzando sul tema dell’età. In teatro sta per portare il vecchio scespiriano per eccellenza, Re Lear, “ha ottant’anni e forse più, è rincoglionito, ma in lui mi devo calare”. Gianni Amelio ha ricevuto il Gran Premio per il suo “primo film straniero”, come ha definito Le premier homme, ingiustamente sottovalutato dai festival italiani ma qui ampiamente risarcito.
I due protagonisti della serata sono stati ovviamente Giuliano Montaldo (L’industriale è il miglior film) e Ferzan Ozpetek, migliore regia per Magnifica presenza, la commedia surreale e spiritica che ha ottenuto anche riconoscimenti alle interpretazioni di Elio Germano, Paola Minaccioni e Anna Proclemer, oltre a Beppe Fiorello. Assenti i primi due, Anna Proclemer, premiata da Enrico Lucherini, ha scherzato: “Nella mia carriera ho fatto quasi solo teatro, ma con Magnifica presenza sto saltabeccando qua e là a prendere premi di cinema”. L’industriale ha avuto il Globo anche per la fotografia e le musiche, mentre il suo protagonista Pierfrancesco Favino, è stato insignito di un Gran Premio della Giuria. Asia Argento ha vinto per il poco visto Isole, Andrea Osvart ha avuto un Globo europeo ma il riconoscimento va esteso anche a Maternity Blues, molto amato dai cronisti esteri, Laura Morante è stata eletta regista rivelazione per Ciliegine. Se Appartamento ad Atene di Ruggero Dipaola – ancora inedito, uscirà il 14 settembre – ha strappato il Globo per l’opera prima a Sette opere di misericordia dei De Serio, un documentario coprodotto dall’Istituto Luce, Diversamente giovane di Marco Spagnoli ha dato il destro alla giuria per segnalare la straordinaria figura di Giovanna Cau, con la sua “vita dedicata al cinema”. L’avvocato, che ha quasi novant’anni, ha citato l’amatissimo Marcello Mastroianni, “che fuggiva da tutte le occasioni mondane e si muoveva solo per il Globo d’oro”. Giallo su Nicoletta Strambelli, in arte Patty Pravo. Premiata per la canzone di Com’è bello far l’amore, non si è fatta vedere sul palco. “Giuro che poco fa era al buffet a mangiare una tartina”, ha detto il regista Fausto Brizzi, vincitore per la miglior commedia dell’anno. Ma lei era sparita davvero.
Miglior film
L’industriale di Giuliano Montaldo
Migliore regista
Ferzan Ozpetek per Magnifica presenza
Migliore opera prima
Appartamento ad Atene di Ruggero Dipaola
Migliore commedia
Com’è bello far l’amore di Fausto Brizzi
Migliore sceneggiatura
Roberto Faenza e Dahlia Heyman per Un giorno questo dolore ti sarà utile
Migliore fotografia
Arnaldo Catinari per L’industriale di Giuliano Montaldo
Migliore musica
Andrea Morricone per L’industriale di Giuliano Montaldo
Migliore interprete canzone originale
Patty Pravo per Com’è bello far l’amore
Migliore attore
Elio Germano per Magnifica presenza di Ferzan Ozpetek
Migliore attrice
Asia Argento per Isole di Stefano Chiantini
European Golden Globe
Andrea Osvart
Migliore documentario
Mare chiuso di Stefano Liberti e Andrea Segre
Migliore cortometraggio
La casa di Ester di Stefano Chiodini
Migliore produttore
Elda Ferri per Un giorno questo dolore ti sarà utile di Roberto Faenza
Miglior film europeo
Quasi amici di Olivier Nakache e Eric Toledano
Globo d’Oro speciale
Anna Proclemer per Magnifica presenza di Ferzan Ozpetek
Premio alla carriera
Michele Placido
Menzioni speciali:
Giovanna Cau
Per una vita dedicata al cinema
Attore non protagonista
Beppe Fiorello per Terraferma e Magnifica presenza
Attrice non protagonista
Paola Minaccioni per Magnifica presenza
Regista rivelazione
Laura Morante per Ciliegine
Film da non dimenticare
Maternity Blues di Fabrizio Cattani
Premio Speciale della Giuria
Pierfrancesco Favino
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