Il documentario italiano Loro di Napoli, di PierFrancesco Li Donni, prodotto da OwnAir in associazione con Minollo Film, già passato al Festival dei Popoli, è stato selezionato ufficialmente alla 29 edizione del Fipa, Festival International de Programmes Audiovisuels, in programma a Biarritz dal 19 al 24 gennaio. E’ la testimonianza di un anno di patemi e partite dell’Afro-Napoli United, una squadra di migranti partenopei provenienti dall’Africa e dal Sud America, composta da italiani di seconda generazione e napoletani, nata a Napoli nel 2009. Iniziano giocando tornei amatoriali nei campi della periferia nord di Napoli e vincono. Sempre. Cinque anni dopo il sogno di Antonio, il presidente e fondatore dell’Afro-Napoli, è quello di portare i suoi ragazzi a calcare i campi dei campionati Figc. Ed è proprio allora che il progetto si scontra con il muro di gomma della burocrazia sportiva e delle leggi italiane. Si chiamano permesso di soggiorno, permesso di soggiorno di lunga durata, certificato di residenza, gli ostacoli che impediscono ai giocatori dell’Afro di giocare a calcio nei campionati riservati agli italiani “regolari”.
Ma, grazie alla tenacia e agli sforzi di Antonio, i ragazzi ce la fanno e la squadra riesce ad iscriversi al campionato federale di Terza Categoria. I protagonisti di questa storia sono Adam, Lello e Maxime, tutti giocatori dell’Afro-Napoli United. Adam, originario della Costa d’Avorio, napoletano da sempre, vive a Secondigliano e passa le sue giornate inseguendo il sogno di trovare un lavoro, talvolta anche illecito o dal guadagno facile. Nell’Afro-Napoli gioca in porta. Lello è nato a Napoli, nei Quartieri Spagnoli, da padre napoletano e madre marocchina. I suoi genitori non l’hanno mai dichiarato all’anagrafe, così Lello, all’età di 23 anni, è uno dei pochissimi apolidi italiani. Maxime, ivoriano, ex under 17 della nazionale del suo Paese, vive in una baracca alla periferia di Pianura e spera un giorno di poter giocare in una squadra di serie A. Attraverso le vite di questi quattro personaggi, il film racconta lo scontro quotidiano tra un’integrazione ormai inarrestabile e le lungaggini e l’ostilità della legge italiana in un contesto difficile e problematico.
Non è la Napoli di Gomorra, però, quella di Li Donni, ma un colorato patchwork razziale e culturale, tra italiani e immigrati oramai naturalizzati. Si parla di calcio, ma anche di questioni legate allo ius soli e al tessuto sociale. Si ride, ci si appassiona alle storie e ai personaggi, ma per l’Italia, purtroppo, manca ancora un distributore. A questo link il trailer ufficiale: https://www.youtube.com/watch?v=fAF9QLvg-mo.
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