Oscar, sospese le attività del Comitato in Russia

 Le attività del Comitato per gli Oscar in Russia, che ogni anno, fra settembre e ottobre, nomina i film che concorrono al Premio per il miglior film straniero, sono state sospese temporaneamente, ha reso noto all’agenzia Tass il produttore, regista e attore Fyodor Popov mentre altri due esponenti del mondo cinematografico russo confermano che anche quest’anno, come nel 2022, la Russia non nominerà un film per gli Oscar.

“Facevo parte del Comitato per le nomine per gli Oscar quando ancora funzionava. Ora i suoi ranghi sono diminuiti in modo significativo e non è più operativo”, ha spiegato Popov. “Nominare un film per un Oscar dell’American Academy Awards nelle circostanze attuali, con la Russia assediata da sanzioni mentre la cultura russa, lo sport e altro sono perseguiti e banditi sarebbe estremamente inappropriato”, ha affermato.

Lo scorso anno i registi russi si erano spaccati: Alexey Uchitel e Andrey Konchalovsky erano favorevoli a nominare un film per gli Oscar mentre il Presidente del Sindacato del cinema in Russia, Nikita Mikhalkov, era contrario. E così era poi stato. La Russia non aveva nominato un film. Il Presidente del Comitato Pavel Chukhray, si era dimesso perché non era d’accordo con la decisione. L’Unione sovietica aveva nominato film per gli Oscar dal 1963 al 1991. La prima statuetta d’oro era stata vinta nel 1968, per la versione di Guerra e pace di Sergei Bondarchuk.

Dal 1992, la Russia aveva iniziato a nominare i film. Vincendo il primo oscar due anni dopo con Sole ingannatore di Mikhalkov. Lo scorso anno, il governo russo ha raddoppiato i fondi per il cinema all’equivalente di 160 milioni di dollari, nel quadro delle politiche del Cremlino per sostituire con prodotti autoctoni i beni stranieri.