76 film concorrono alla selezione per l’Oscar al miglior film straniero, un vero record, rispetto ai 71 dell’anno scorso. Per la prima volta hanno sottoposto un film la Moldavia, l’Arabia Saudita e il Montenegro. Il Pakistan è tornato dopo un’assenza di 50 anni. Tra i contendenti di Paolo Sorrentino, con La grande bellezza, troviamo The Past di Asghar Farhadi (Iran); La bicicletta verde di Haifaa Al-Mansour (Arabia Saudita), primo film diretto da una donna in questo paese; Il sospetto di Thomas Vinterberg (Danimarca) che è valso a Mads Mikkelsen il premio per la recitazione a Cannes 2012; The Grandmaster di Wong Kar-Wai (Hong Kong) attualmente nelle sale italiane. La Francia ha presentato Renoir di Gilles Bourdos, la Gran Bretagna Metro Manila di Sean Ellis. Ecco la lista completa:
Afghanistan, Wajma – An Afghan Love Story di Barmak Akram
Albania, Agon di Robert Budina
Arabia Saudita, La bicicletta verde di Haifaa Al Mansour
Argentina, The German Doctor di Lucía Puenzo
Australia, The Rocket di Kim Mordaunt
Austria, The Wall di Julian Pölsler
Azerbaijan, Steppe Man di Shamil Aliyev
Bangladesh, Television di Mostofa Sarwar Farooki
Belgio, The Broken Circle Breakdown di Felix van Groeningen
Bosnia Erzegovina, An Episode in the Life of an Iron Picker di Danis Tanovic
Brasile, Neighboring Sounds di Kleber Mendonça Filho
Bulgaria, The Color of the Chameleon di Emil Hristov
Cambogia, The Missing Picture di Rithy Panh
Canada, Gabrielle di Louise Archambault
Ciad, GriGris di Mahamat-Saleh Haroun
Cile, Gloria di Sebastián Lelio
Cina, Back to 1942 di Feng Xiaogang
Colombia, La Playa DC di Juan Andrés Arango
Croazia, Halima’s Path di Arsen Anton Ostojic
Danimarca, Il sospetto di Vinterberg
Ecuador, The Porcelain Horse di Javier Andrade
Egitto, Winter of Discontent di Ibrahim El Batout
Estonia, Free Range di Veiko Ounpuu
Finlandia, Disciple di Ulrika Bengts
Francia, Renoir di Gilles Bourdos
Georgia, In Bloom di Nana Ekvtimishvili e Simon Gross
Germania, Two Lives di Georg Maas
Grecia, Boy Eating the Bird’s Food di Ektoras Lygizos
Hong Kong, The Grandmaster di Wong Kar-wai
Islanda, Of Horses and Men di Benedikt Erlingsson
India, The Good Road di Gyan Correa
Indonesia, Sang Kiai di Prijanto
Iran, The Past di Ashgar Farhadi
Israele, Bethlehem di Yuval Adler
Italia, La grande bellezza di Paolo Sorrentino
Filippine, Transit di Hannah Espia
GB, Metro Manila di Sean Ellis
Giappone, The Great Passage di Ishii Yuya
Kazakhistan, Shal di Yermek Tursunov
Lettonia, Mother, I Love You di Janis Nords
Libano, Blind Intersections di Lara Saba
Lituania, Conversations on Serious Topics di Giedre Beinoriute
Lussemburgo, Blind Spot di Christophe Wagner
Marocco, Horses of God di Nabil Ayouch
Messico, Heli di Amat Escalante
Moldavia, All God’s Children di Adrian Popovici
Montenegro, Ace of Spades – Bad Destiny di Drasko Djurovic
Nepal, Soongava: Dance of the Orchids di Subama Thapa
Norvegia, I Am Yours di Iram Haq
Nuova Zelanda, White Lies di Dana Rotberg
Paesi Bassi, Borgman di Alex van Warmerdam
Pakistan, Zinda Bhaag di Meenu Gaur e Farjad Nabi
Palestina, Omar di Hany Abu-Assad
Perù, The Cleaner di Adrian Saba
Polonia, Walesa. Man of Hope di Andrzej Wajda
Portogallo, Lines of Wellington di Valeria Sarmiento
Romania, Il caso Kerenes di Calin Peter Netzer
Russia, Stalingrad di Fedor Bondarciuk
Serbia, Circles di Srdan Golubovic
Singapore, Ilo Ilo di Anthony Chen
Repubblica Ceca, The Don Juans di Jiri Menzel
Repubblica Dominicana, Quien Manda? di Ronni Castillo
Repubblica Slovacca, My Dog Killer di Mira Fornay
Slovenia, Class Enemy di Rok Bicek
Sudafrica, Four Corners di Ian Gabriel
Spagna, 15 Years Plus a Day di Gracia Querejeta
Sud Corea, Juvenile Offender di Kang Yi-kwan
Svezia, Eat Sleep Die di Gabriela Pichler
Svizzera, More than Honey di Markus Imhoof
Taiwan, Soul di Chung Mong-Hong
Thailandia, Countdown di Nattawut Poonpiriya
Turchia, The Butterfly’s Dream di Yilmaz Erdogan
Ucraina, Paradjanov di Serge Avedikian e Olena Fetisova
Ungheria, The Notebook di Janos Szasz
Uruguay, Anina di Alfredo Soderguit
Venezuela, Breach in the Silence di Luis Alejandro Rodríguez e Andrés Eduardo Rodríguez
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