Orso e topo diventano amici, con lo zampino di Pennac

CANNES – In principio c’erano 20 libricini illustrati e raccontati con dolcezza dalla scrittrice Gabrielle Vincent. Oggi c’è un unico film, Ernest et Célestine, un’opera d’animazione che sembra di altri tempi, colorata ad acquerello e lontanissima dalla freddezza supertecnologica della computer grafica. Lo firmano il disegnatore Benjamin Renner e gli animatori Vincent Patar e Stéphane Aubier, coppia già conosciuta al pubblico italiano grazie a Panique au village, realizzato in plastilina. Ma anche – e soprattutto – il celebre Daniel Pennac, che ha messo la sua penna a disposizione della sceneggiatura di questo film d’animazione passato oggi alla Quinzaine des Réalisateurs tra gli applausi di una folla di bambini entusiasti.

C’era anche lo scrittore di Monsieur Malaussène in sala, a godersi lo spettacolo di tantissimi under 10 emozionati e divertiti dalla storia dolce di Ernest et Célestine, un orso e un topolino che instaurano una singolare amicizia contro i pregiudizi di tutti. E c’era anche il doppiatore dell’orso Lambert Wilson, divo francese super fotografato dagli spettatori.

Tratti semplici e molto suggestivi, caldi e “a favore di bambino” raccontano l’avventura di questo incontro “interrazziale” tra due solitudini che sfida le convenzioni. L’orso Ernest e il topo Célestine sono due emarginati, clown e musicista il primo, orfanello rifiutato dal mondo dei roditori il secondo. “Come questi due esseri così diversi tra loro, usciti da due mondi che si ignorano, si sono conosciuti? Perché si sono legati l’uno all’altro di un’amicizia così indissolubile? – si chiede il produttore Didier Brunner, che ha dato il via alla trasposizione cinematografica – Ogni sera, lasciando questo universo tenero e modesto alla Chaplin, queste domande ci intrigavano… Ed è cercando di rispondere che il progetto di adattare l’opera di Gabrielle Vincent per il cinema si è imposto”.