Orso d’oro al Sudafrica

L’Orso d’oro della 55/a Berlinale è andato al film di Marc Dornford-May U-Carmen eKhayelitsha. Si tratta di una versione della Carmen di Georges Bizet recitata in lingua xhosa e ambientata in una township sudafricana. Mark Dornford-May, nato in Gran Bretagna nel ’55, vive in Sudafrica dal 2000. Regista teatrale, è alla sua prima pellicola cinematografica.

L’Orso d’argento-Gran Premio della giuria è andato a Peacock di Gu Changwei (Cina), anche questa è un’opera prima, ma Changwei è molto noto come direttore della fotografia di autori come Chen Kaige e Zhang Yimou.

L’Orso d’argento per la miglior regia è stato assegnato al tedesco Marc Rothemund per Sophie Scholl – Die Letzen Tage sulla vicenda storica dei partigiani della Rosa Bianca, giovani tedeschi che si opposero al nazismo

Migliore attrice: Julia Jentsch per Sophie Scholl

Miglior attore Lou Taylor Pucci per Thumbsucker di Mike Mills (Usa)

Miglior contributo artistico a Tsai Ming Liang per la sceneggiatura del suo film The Wayward Cloud (Taiwan-Francia-Cina), il film vince anche l’Alfred Bauer Prize per il contributo innovativo

Migliore musica a Alexandre Desplat per De battre mon coeur s’est arreté di Jacques Audiard (Francia)

Orso d’oro per il miglior cortometraggio a Milk di Peter Mackie Burns (Scozia)

Orso d’argento per il miglior cortometraggio a The intervention di Jay Duplass (Usa) e Jam Session di Izabella Plucinska (Polonia)

Gli Orsi d’oro alla carriera erano stati assegnati a

Im Kwon-Taek

Fernando Fernán Gómez