Orizzonti: apre Catherine Breillat, chiude Hong Sang-soo


Sono La Belle endormie (La bella addormentata), scritto e diretto da Catherine Breillat e Ok-hui-ui yeonghwa (Oki’s Movie) realizzato da Hong Sang-soo, rispettivamente, i film di apertura e di chiusura della rinnovata Sezione Orizzonti della 67. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (1 – 11 settembre 2010), diretta da Marco Mueller e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta.

I due film – presentati in prima mondiale rispettivamente giovedì 2 e sabato 11 settembre alla Sala Darsena – saranno in concorso per i nuovi premi riservati ai lungometraggi (Premio Orizzonti e Premio Speciale della Giuria – Orizzonti), nella sezione che da quest’anno si apre a tutte le opere “fuori formato”, con un più ampio sguardo verso le vie nuove dei linguaggi espressivi che confluiscono nel cinema.

La Belle endormie, prodotto da Jean-Franois Lepetit e Sylvette Frydman per Flach Film Production – Cb Films – Arte France e liberamente ispirato alle storie popolari e al celebre racconto omonimo di Charles Perrault, è interpretato da Carla Besnaïnou, Kérian Mayan, Julia Artamonov e David Chausse.

 

Breillat, che già lo scorso anno si era cimentata in una trasposizione di Perrault, Barbe Bleue, ha dichiarato a proposito del film: “Diversamente da Barbablù, vorrei considerare questa fiaba non come una storia che due bambine si raccontano, ma come la storia stessa di una bambina che nasce (non sa ancora bene in che mondo), e che si crea il suo mondo da bambina. L’infanzia è un lungo e spietato limbo che precede l’adolescenza. Anche se è proprio lì che è ambientato l’inizio fiabesco del racconto. Così la bambina cresce a poco a poco e diventa un’adolescente, che crede ingenuamente di conoscere tutto della vita. Ma la vita non è una fiaba, e l’amore nell’adolescenza è come una maternità precoce, che porta a un’altra realtà della vita. Vi ‘riporta con i piedi per terra’, come si dice. Non è più dunque una fiaba, ma il resoconto di una vita che inizia”.

Ok-hui-ui yeonghwa (Oki’s Movie) è invece l’undicesimo lungometraggio di Hong Sang-soo, che rinnova qui la sua tendenza alle tessiture narrative complesse, in un racconto articolato in quattro capitoli, Jumuneul oeul nal (A Day for Chanting), Kiseu wang (King of Kiss), Pokseol hu (After the Snowstorm) e Ok-hui-ui yeonghwa (Oki’s Movie) che vedono protagonisti, tra presente e passato, realtà e ricostruzione cinematografica, un giovane cineasta, il suo anziano professore di cinema e la bella Oki, contesa tra i due. Interpretato da Lee Sun-kyun, Jung Yu-mi  e Moon Sung-keun, il film è scritto e diretto da Sang-soo, prodotto dalla sua compagnia, la Jeonwonsa, e venduto dalla FineCut Co. Ltd.

Regista, sceneggiatrice, scrittrice, Catherine Breillat è una delle figure più di rilievo del cinema e della cultura francese d’oggi. Già collaboratrice di Maurice Pialat, Liliana Cavani, Federico Fellini, Marco Bellocchio, ha partecipato alla Mostra di Venezia nel 2000 come sceneggiatrice di Selon Matthieu di Xavier Beauvois (in concorso) e nel 2001 come regista e sceneggiatrice di Brève traversée (Nuovi territori). Nel 2007 Marco Mueller l’ha voluta nella specialissima giuria, tutta composta da registi, per l’edizione dei 75 anni della Mostra. Fra i suoi lavori: 36 fillette (1987), presentato a Locarno; Romance (1999); Sex Is Comedy (2002), film di apertura della Quinzaine des Réalisateurs a Cannes; Anatomie de l’enfer (2003); Une vieille maîtresse (2006), in concorso a Cannes; Barbe bleue (2009), presentato nella sezione Panorama a Berlino. E’ del 2009 il suo ultimo libro Abus de faiblesse.

Hong Sang-soo è considerato l’iniziatore del nuovo cinema coreano che da un decennio ha conseguito importanti riconoscimenti presso tutti i maggiori festival internazionali, portando la Corea del Sud al centro del proscenio cinematografico mondiale. Il suo primo lungometraggio Dwaejiga umure bbajin nal (The Day a Pig Fell Into the Well, 1996), vincitore del Tiger Award al Festival di Rotterdam, è considerato l’incipit di una nuova effervescente stagione che ha portato sugli schermi internazionali, tra gli altri, i film di Kim Ki-duk, Park Chan-wook e Lee Chang-dong. Tra i suoi lavori più significativi: Gangwon-do-ui him (The Power of Kangwon Province, 1998), O! Sujeong (Virgin Stripped Bare by Her Bachelors, 2000), presentati al Festival di Cannes; Bam-gwa nat (Night and Day, 2008), in concorso a Berlino; Hahaha (2010), film di chiusura e vincitore della sezione Un Certain Regard di Cannes 2010. Ok-hui-ui yeonghwa (Oki’s Movie) è la sua prima partecipazione alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica.

autore
19 Luglio 2010

Articoli

Una delle illustrazioni del progetto
Articoli

Argento Reloaded by Luca Musk

L'artista Luca Musk e Franco Bellomo presentano il progetto espositivo dedicato al Maestro del Brivido. Una collezione di illustrazioni d'atmosfera che fanno rivivere i set di Argento e la loro magia

Articoli

The Arch., quando gli architetti diventano oracoli

Il documentario d'esordio di Alessandra Stefani ci porta in un viaggio lungo i quattro continenti alla scoperta delle prospettive che ci offrono i più importanti architetti contemporanei per un mondo più sostenibile. In sala con Adler dal 27 al 29 settembre

Articoli

Buon 2018 ai lettori di CinecittàNews

La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.

Articoli

Cattivissimo 3 sfiora i 15 milioni

E' ancora Cattivissimo 3 a guidare il box office per il terzo weekend, con 2.471.040 euro. Al 2° posto, con 1 mln 919mila euro, sfiorando i 6 mln totali, il kolossal di Christopher Nolan Dunkirk


Ultimi aggiornamenti