CANNES – Cinecittà News ha anticipato qualche tempo fa la notizia della nomina di Francesco Giai Via alla direzione del Festival Annecy Cinéma (la 34ma edizione è in programma dal 25 settembre al 1° ottobre). Ora a Cannes l’abbiamo incontrato per raccogliere alcune anticipazioni sul programma della rassegna. “Stiamo lavorando a un notevole rinnovamento di questa storica manifestazione a lungo guidata dal critico Jean Gili – ci ha detto il 40enne Giai Via – vogliamo muoverci all’insegna del dinamismo sia nel progetto che rispetto alle risorse messe in campo, che vengono principalmente da istituzioni francesi”. L’idea è quella di attrarre anche istituzioni italiane – per ora ci sono stati colloqui con Luce Cinecittà – con un progetto che mette in campo anche un discorso industriale, con l’intento di alimentare le relazioni con i distributori d’oltralpe. “Ci saranno due incontri industry con distributori francesi di nicchia, ce ne sono alcuni molto adatti al prodotto italiano di qualità”.
Giai Via, che collabora con il Torino Film Lab, con la Mostra del cinema di Venezia per il Production Bridge e dirige il Festival di Carbonia, pensa a una sorta di edizione zero. “In pochi mesi cercheremo di costruire una piattaforma attrattiva per gli italiani, il festival si colloca subito dopo Venezia e può contribuire a portare in Francia alcuni titoli magari anche tra quelli visti alla Mostra”. Secondo Giai Via questo è un “momento eccitante” per il cinema italiano.”Possiamo contare su una nuova generazione di registi e anche di produttori, come Carlo Cresto Dina o Gregorio Paonessa e Marta Donzelli o lo stesso Tommaso Bertani, qui a Cannes tra i Producers on the Move. Sono cineasti che si muovono in un contesto europeo e lo sconfinamento sarà la parola d’ordine del nuovo Annecy, sconfinamento tra paesi e tra generi”. Tra i registi da tenere d’occhio cita Leonardo Di Costanzo, Jonas Carpignano, Suranga Deshapriya Katugampala.
Altra novità il Premio Sergio Leone che non sarà più un premio alla carriera ma andrà appunto a un regista che ha segnato qualche sconfinamento. Per l’annuncio ufficiale del programma bisognerà aspettare settembre, “ma a fine giugno sveleremo la nuova immagine realizzata da Emiliano Ponzi“.
(foto di Paolo Tangari)
Alcuni dei più interessanti film del 70° Festival di Cannes arrivano nelle sale della Capitale (fino al 18 giugno) e a Milano (dal 17 al 23 giugno) grazie all'Agis e all'Anec con la classica rassegna, che nel capoluogo lombardo è dedicata quest'anno alla memoria del decano dei critici Morando Morandini
Giunta alla 21ma edizione, Le vie del cinema da Cannes a Roma (14-18 giugno) porterà in alcune sale romane e laziali una selezione di film provenienti dal 70° Festival di Cannes, che saranno proiettati in versione originale con sottotitoli. Le sale coinvolte sono il Giulio Cesare, l’Eden e il Fiamma di Roma, l'Etrusco di Tarquinia, il Palma di Trevignano e il Corso di Latina
"Non c'è solo satira in The square c'è anche un contenuto che volevo trasmettere. Volevo fare un bel film. E poi non si vince una Palma d'oro senza contenuti". Così un eccitato Ruben Östlund, il regista svedese che si è portato a casa la Palma d'oro, ha commentato il premio. Dividerebbe la Palma con qualcuno, magari con Haneke? "No, no con nessuno, è solo mia"
“Ho amato 120 battiti al minuto dall'inizio sino alla fine, non mi sarebbe potuto piacere di più”, ammette il presidente di giuria lasciando intuire la sua preferenza. Per poi aggiungere tra le lacrime, in ricordo degli attivisti che negli Anni ’90 lottarono per rompere l'indifferenza sul tema dell'Aids: “Campillo ha raccontato storie di eroi veri che hanno salvato molte vite"