Dal 5 al 12 giugno al Lincoln Center di New York la quattordicesima edizione di “Open Roads: New Italian Cinema”, l’evento più significativo dedicato al cinema italiano contemporaneo in Usa. Sedici lungometraggi, tra cui 3 documentari, 6 opere prime e i vincitori dei festival di Venezia e Roma, Sacro Gra e Tir. Titoli che, insieme a L’amministratore di Vincenzo Marra, si muovono in quel contesto, recentissimo e tutto italiano, dove cinema, documentario e video arte trovano un magico accordo. Film con il passo del documentario e documentari con scenografie esistenziali da film, che rappresentano il nuovo cinema italiano. Un ricco programma che prevede quattro proiezioni giornaliere e sedici titoli: Sacro Gra di Gianfranco Rosi, L’amministratore di Vincenzo Marra, Tir di Alberto Fasulo, Viva la libertà di Roberto Andò, In Grazia di Dio di Edoardo Winspeare, L’intrepido e Felice chi è diverso di Gianni Amelio, Anni felici di Daniele Luchetti, La mafia uccide solo d’estate di Pierfrancesco Diliberto/ Pif, Piccola Patria di Alessandro Rossetto, L’arbitro di Paolo Zucca, La variabile umana di Bruno Oliviero, Il sud è niente di Fabio Mollo, Via Castellana Bandiera di Emma Dante, Smetto quando voglio di Sydney Sibilia, L’ultima ruota del carro di Giovanni Veronesi. Presto sarà annunciata anche la delegazione che accompagnerà i titoli oltre oceano che andrà ad aumentare i numero degli artisti italiani, ormai più di 200, che hanno presentato e supportato i film sul palcoscenico del Lincoln Center.
Open Roads è organizzata da Film Society of Lincoln Center in partnership con Istituto Luce Cinecittà, e con il supporto dell’Istituto di Cultura di NY, Italian Trade Commission, Casa Italiana Zerilli Marimò e ACP Group. Il programma 2014 è curato dal Program Director della Film Society of Lincoln Center Dennis Lim, docente della NYU, già film editor del Village Voice, e collaboratore del New York e del Los Angeles Times.E non si esaurisce qui l’ondata di cinema italiano nella Grande Mela.
E’ recente l’annuncio della premiere americana de Il capitale umano di Paolo Virzì al Tribeca International Film Festival il 18 aprile (mentre il film registra un boom di vendite estere, con 30 paesi raggiunti in 4 continenti) e sempre nella rassegna ideata da Robert De Niro e Jane Rosenthal il ritorno sullo schermo della grande Sophia Loren ne La voce umana di Cocteau tradotta da Erri De Luca in napoletano e diretta dal figlio Edoardo Ponti. Una visione particolarmente attesa per un ruolo e un testo che furono interpretati da Anna Magnani. Una prova che, come la stessa Loren ha spesso raccontato, fu tra i motivi che la spinsero a diventare attrice.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis