Sarà la prima italiana di Omar di Hany Abu-Assad, film candidato agli Oscar, a inaugurare la 5/a edizione di Middle East Now, il festival di cinema e arte dedicato al Medio Oriente, dal 9 al 14 aprile ai cinema Odeon e Stensen di Firenze. E’ uno degli eventi principali del festival che dedicherà al regista palestinese la prima retrospettiva mai organizzata in Europa. In programma ci sono 50 film (27 lunghi e 23 corti), di cui 45 in prima italiana e europea, e due mostre in prima nazionale: Occupied Pleasures della fotografa palestinese Tanya Habjouqua (premio World Press Photo) sui piaceri della quotidianità nei territori occupati e Persia Mon Amour, ritratti sugli iraniani in Italia. Il ricco programma presenta la produzione cinematografica recente dall’Iran, Iraq, Kurdistan, Libano, Israele, Palestina, Egitto, Giordania, Emirati Arabi, Afghanistan, Siria, Bahrein, Algeria e Marocco.
Tra i film da segnalare: dalla Siria la prima italiana del documentario Return to Homs (12/04) sui giovani rivoluzionari della città di Homs in Siria; dall’Iraq, a cui sarà dedicato un intero focus, il documentario Whispers of the City (10/04) sulla vita quotidiana di tre città famose solo per le cattive notizie (Baghdad, Erbil e Ramallah). Dal Marocco l’anteprima di Camera/Woman (14/04), il doc sulla vita di Khadija, giovane donna divorziata e di professione “scandalosamente” cameraman di matrimoni a Casablanca. Dall’Iran il doc Sepideh (13/04), sulla tenacia di una ragazza in una cittadina rurale dell’Iran che sogna di diventare un’astronoma. Dall’Egitto Rags & Tatters (10/04) sul fallimento degli ideali di Piazza Tahrir. Dall’Afghanistan il documentario No Burqa Behind the Bars, che per la prima volta dà voce, senza filtri, a 40 donne rinchiuse nella prigione di Takhar.
La gestione progettuale della rassegna, in programma dal 3 all'8 giugno 2025, è affidata ad Annarita Borelli
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