Più di 100mila spettatori di ogni età, 104 serate di proiezioni gratuite e all’aperto sotto le stelle di Roma, 41 incontri e dibattiti con autori, attori, esordienti e maestranze del cinema, 7.100 t-shirt bordeaux diffuse a offerta libera, 40 ragazzi contrattualizzati per tutta la stagione, oltre 40 volontari tra i 18 e i 30 anni e pubblicazioni stampa da tutto il mondo (Times, El Pais, IndieWire etc). Tre arene hanno riempito di colori Roma dal centro alla periferia: una piazza, un parco e un porto sequestrato alla criminalità aperti e restituiti alla cittadinanza, una città intera coinvolta per un evento culturale.
Con questo bilancio si chiude a Roma “Il Cinema in Piazza”, la manifestazione organizzata dal Piccolo America grazie al sostegno della Regione Lazio, di Siae, di Bnl Gruppo Bnp Paribas e di Alitalia, nonché con il contributo dell’Ipab “Opera Pia Asilo Savoia”, della Camera di Commercio di Roma, della Fondazione Cultura e Arte, ente strumentale della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale: un evento che per due mesi, dal 1° giugno al 1° agosto, ha animato le notti estive romane.
“Sono state tantissime le manifestazioni di solidarietà – ha sottolineato Valerio Carocci, presidente del Piccolo America – che hanno spinto nuovi spettatori a fare centinaia di chilometri per seguire un incontro con Jeremy Irons, JR, Mathieu Kassovitz, Debra Winger, Paul Schrader e tantissimi altri loro colleghi italiani o semplicemente per poter prendere una T-shirt color amaranto”.
Il cinema nelle piazze un simbolo di inclusione e solidarietà. Un’edizione, quella del 2019, che ha visto alcuni momenti difficili a causa delle aggressioni ricevute da alcuni sostenitori del Piccolo America, seguiti da una reazione di solidarietà: “Non avremmo mai pensato – ha aggiunto Carrocci – che sarebbe successo quanto è successo, è stato doloroso, preoccupante e ci ha fortemente segnato: è evidente che siamo sulla strada giusta, se ci attaccano è solo perché stiamo cambiando in positivo la nostra città e stiamo anche lasciando un segno nel mondo dell’impresa culturale, in particolare cinematografica. Ma ci siamo anche sinceramente commossi a vedere la partecipazione di persone che venivano dalla Russia, dal Canada, dal sud o dal nord Italia solo per conoscerci e partecipare alle nostre proiezioni. L’appello internazionale firmato da Richard Gere, Guillermo Del Toro, Alfonso Cuarón, Keanu Reeves, Francis Ford Coppola, Spike Lee e tanti altri, affiancato dalle pubblicazioni su The Economist, Times, L’Obs, The Guardian, IndieWire ed El Pais, è stato un riconoscimento importantissimo, che rivendichiamo con forza nei confronti di chi vuol farci credere che si debba aver paura di manifestare le proprie idee e di partecipare attivamente alla vita politica, culturale e sociale del nostro paese”, conclude.
Gratitudine per Alberto Barbera, Antonio Monda, Laura Delli Colli, Marcelle Padovani, Pedro Armocida, Francesco Zippel, Ilaria Ravarino, Michela Greco e Boris Sollazzo.
La manifestazione organizzata e promossa dalla Fondazione Piccolo America ha animato l'estate di Roma dal 2 giugno al 16 luglio, in tre luoghi della città, dal centro alla periferia
Grazie alla collaborazione con A24, la Fondazione Piccolo America porta nelle piazze romane due grandi registi come Darenn Aronofsky e Ari Aster. Nonostante un ritardo nei finanziamenti, si inizia il 2 giugno con Tornatore e Morandi
La Fondazione Piccolo America ha offerto 2,5 milioni alla società proprietaria dell'immobile, Progetto Uno Srl, che voleva demolire la sala e realizzare parcheggi e appartamenti
Respinto il ricorso della proprietà Progetto Uno Srl, nel 1999 aveva acquistato l'immobile e voleva riconvertirlo in parcheggi e appartamenti. Il Presidente della Fondazione Valerio Carocci annuncia "una nuova fase"