Non per scioccare, con la videoconfessione di un parricida. Ma per trasmettere a tutti, nel modo più semplice e diretto, l’apparente banalità di uno di quei fatti di cronaca che si definiscono agghiaccianti.
Paolo Pasimeni, 23 anni, padovano, uccise il padre, docente universitario, dopo averlo colpito nel corso di una lite, poi ne bruciò il cadavere e si costituì. Era il 13 febbraio del 2001. Oggi Paolo è agli arresti domiciliari, condannato a 13 anni. Una pena mite, sottolinea l’avvocato Massimo Munari, a Locarno per accompagnare il film assieme al produttore Aurelio Tanzi e a Sergio D’Elia, presidente dell’Associazione “Nessuno tocchi Caino”.
Il film è L’orfano e ne è regista Oliviero Toscani, grande fotografo, provocatore mediatico, animatore di Fabrica, autore delle tante campagne choc di Benetton. Toscani a Locarno non è venuto, lasciando che fosse il suo video a fare da protagonista. Tre diverse inquadrature del volto di Paolo – riprese con due miniDV e un Betacam nel corso di una mattinata – dettagli della bocca e degli occhi in bianco e nero. Immagini “dissociate” come per evocare la scissione interiore e quasi a contraddire le parole pacate, fin troppo, di un giovane uomo che non si sente oggi più orfano di ieri.
Si è cercato, spiega il produttore, di interpretare un disagio giovanile diffuso, quello che ha portato anche ai fatti di Cogne o di Novi Ligure, mostrando la difficoltà di un rapporto genitore-figlio. Ma anche il forte desiderio di famiglia di Paolo, che perse la madre all’età di 9 anni e adesso spera di avere a sua volta un figlio e sogna “una famiglia salda”, come dice.
L’orfano ha animato a Firenze un concerto-evento servito a far riflettere sul senso del carcere e della pena, che non dovrebbe “mai divenire marchio d’infamia e negare la possibilità di cambiamento del reo”, spiega D’Elia. Ora proseguirà il suo percorso di sensibilizzazione mentre Pasimeni potrebbe, già tra cinque o sei anni, tornare in libertà. Forse anche grazie a questa campagna.
Contro la pena di morte, infine, è possibile firmare in rete.
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