Tornato dall’ultimo Torino Film festival (qui l’articolo dalla kermesse) con ottime recensioni e un’attenzione del pubblico curiosa e partecipe, arriva per una assoluta anteprima romana Ok Boomer! il film documentario di Andrea Gropplero e Gianfranco Pannone, che tra diario, archivio, riflessione politica e salvifica ironia racconta il dialogo semiserio che unisce da oltre trent’anni due amici – due registi – dalla caduta del Muro di Berlino al primo lockdown pandemico.
Ok Boomer! tende un filo di parole, immagini di archivi privati e momenti pubblici, un gesto cinematografico curioso, divertente, commosso, un ‘buddie-movie sospeso’ tra due momenti epocali, in cui due autori di cinema interrogano le utopie di una generazione, i paradossi del turbocapitalismo e quelli del comunismo. E soprattutto cercano un dialogo, complicato e affettuoso, con la generazione successiva, quella delle loro figlie. Quella di un mondo che combatte ancora le stesse battaglie, sempre nuove, tra emergenza ambientale e insicurezze sociali.
La prima romana, al cinema Nuovo Sacher lunedì 27 febbraio alle 21.00 sarà animata da un dibattito sui temi del film, che vedrà riuniti con i due registi anche due interpreti originalissimi del pensiero contemporaneo, due filosofi fuori dagli schemi come Stefano Bonaga e Franco ‘Bifo’ Berardi. Ok Boomer!, prodotto da Si produzioni in associazione con Luce Cinecittà, dopo Roma inizia un piccolo tour nelle sale che lo porterà prossimamente a Bologna, Milano, Genova, e altre città, in serata evento accompagnate da incontri e dibattiti.
Durante la prima grande pandemia del millennio, Gianfranco, cinquantenne a domicilio forzato, riordinando vecchi ricordi, trova una cassetta video8 con immagini che risalgono ai primi di febbraio del 1990. Nella cassetta girata a Berlino mentre il muro veniva demolito, lui e Andrea, suo coetaneo e compagno di studi al CSC, provano delle scene del “cielo sopra Berlino” e camminano con le loro amiche Diletta e Sabina lungo i resti del muro innalzato nel 1962 dalla DDR. I due amici oggi riflettono su cosa è stato il 1989. Quali speranze portava con sé? E cosa è avvenuto nella società e nelle nostre vite negli anni successivi, fino ai nostri difficili giorni?
Nei mesi e nei giorni precedenti alla pandemia, milioni di giovani in tutto il mondo si mobilitavano per l’emergenza climatica scendendo nelle piazze del mondo ogni venerdì. I vecchi rappresentanti dei vari parlamenti e istituzioni venivano da questi zittiti con una frase: “ok boomer”. Con questo “ok boomer” Greta Thunberg e i giovani di Friday For Future volevano significare che proprio la generazione nata dal boom economico fosse la vera responsabile del furto di futuro che stavano subendo. Così, nelle settimane della pandemia si sviluppa un dialogo a distanza tra Gianfranco e Andrea, a partire dal materiale berlinese, con frequenti incursioni nella rete, alla ricerca di frammenti che compongano il mosaico della loro esistenza in questi 30 anni.
I due si scambiano brevi e provocatorie videolettere. E interpellano le loro giovani figlie, provando a cercare un filo rosso con Diletta, la ragazza, aspirante attrice, che in quel febbraio 1990 li accompagnò lungo i resti del Muro di Berlino. E che rappresenta la loro giovinezza. Una riflessione comune, percorsa da domande serie e situazioni ironiche, per dare un senso a un tempo divenuto improvvisamente disponibile, e indecifrabile.
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