New York diventa città del cinema, con la 58ma edizione del Film Festival: per la prima volta la rassegna lascia il Lincoln Center e Manhattan, per trasferirsi tra il Bronx, il Queens e Brooklyn, per questioni sanitarie e per via delle sale ancora chiuse, per cui sceglie il classico americano del drive-in: Bronx Zoo, Brooklyn Army Terminal, New York Hall of Science in Queens, le aree scelte.
Il NYFF apre da oggi, 17 settembre, fino all’11 ottobre: anche l’agenda cambia, con una settimana in più rispetto al passato, e Lovers Rock – diretto da Steve McQueen – è il titolo d’apertura, primo di un’antologia (Small Axe) che comprende cinque storie, in cui McQueen esplora le sue radici all’interno della comunità delle Indie Occidentali a Londra.
La sezione non competitiva del Festival conta 25 film in rappresentanza di 19 Paesi, tracui l’Italia: tra i titoli principali Notturno di Gianfranco Rosi, documentario girato tra Siria, Iraq, Kurdistan, Libano, che osserva la vita quotidiana delle popolazioni locali nella martoriata area del Medio Oriente; l’opera è l’unico documentario selezionato da tutti i principali festival internazionali: Venezia, Toronto, Telluride e, appunto, New York.
Ed ancora, il Leone d’Oro della Mostra appena conclusa, Nomadland, il road movie diretto da Chloé Zhao; MLK/FBI di Sam Pollock; On the Rocks di Sophia Coppola; una versione di Spike Lee del film di David Byrne, American Utopia; il corto The Human Voice, primo film in inglese di Pedro Almodóvar.
Per la chiusura, l’anteprima mondiale French Exit di Azazel Jacob, con Michelle Pfeiffer e Lucas Hedges.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis