Normal, prime-evento a Roma

Dopo la favorevole accoglienza all’ultima Berlinale e il Premio per il miglior documentario al Lovers Film Festival, arriva nelle sale da giovedì 2 maggio Normal, il nuovo film documentario di Adele Tulli, giovane regista (classe 1982). E arriva a Roma con due prime-evento: venerdì 3 maggio al Cinema Quattro Fontane, ore 20.30 alla presenza della regista e dei produttori, moderata dal giornalista e critico Mario Sesti; e sabato 4 maggio al Cinema Nuovo Aquila alle 21.00, dove la regista racconterà e discuterà con il pubblico.

Inoltre Adele Tulli sarà protagonista di un panel all’interno di ‘Visionarie – Donne tra cinema, tv e racconto’’, la speciale tre-giorni tutti al femminile nella cornice di Palazzo Merulana (via Merulana, 121) dedicata al ruolo della donna nel cinema, nella televisione e nella letteratura, alla presenza di registe, sceneggiatrici, scrittrici, produttrici e attrici. L’incontro con Tulli – dove saranno mostrate sequenze in anteprima di Normal – dedicato al ‘Gender Gap – pregiudizi e diseguaglianze nel mondo dell’audiovisivo’, si terrà sabato 4 maggio alle 15.00, con la partecipazione di altre importanti ospiti.

Prodotto da FilmAffair, in coproduzione con AAMOD e Istituto Luce Cinecittà che lo distribuisce, Normal è un documentario fuori dagli schemi, originale e visivamente audace. Un viaggio nelle norme, gli stereotipi, le convenzioni di genere nell’Italia di oggi. Un cammino lungo quei confini che chiamiamo maschile e femminile. Un viaggio tra le dinamiche di genere nell’Italia di oggi, raccontate attraverso un mosaico di scene di vita quotidiana, dall’infanzia all’età adulta. In palestra come in spiaggia, in discoteca, in chiesa, in un parco giochi o al centro estetico.

Normal osserva le coreografie dei corpi, i rituali sociali per ognuno dei generi nei contesti più ordinari e familiari. Un caleidoscopio di situazioni di volta in volta curiose, tenere, grottesche, misteriose, legate dal racconto di quella che siamo soliti chiamare normalità, mostrata però da angoli e visuali spiazzanti. Con uno sguardo insieme intimo ed estraniante, il film esplora la messa in scena collettiva dell’universo maschile e femminile, proponendo una riflessione – lucida, e insieme fortemente ironica – sull’impatto che ha sulle nostre vite la costruzione sociale dei generi. Per cercare un nuovo significato a quella che ogni giorno e spesso senza troppo pensiero (e cuore) definiamo normalità.