Stavolta la vita non è bella per Roberto Benigni. Il suo Pinocchio non è entrato nella cinquina dei candidati per il miglior film straniero agli Oscar 2003. Una delusione largamente prevedibile, vista la tiepida accoglienza riservata dagli americani al film, ma pur sempre una delusione. Parzialmente bilanciata dalle due nomination italiane, entrambe legate a Gangs of New York. Importanti e prestigiose se si pensa che vanno a Alberto Grimaldi, produttore insieme a Harvey Weinstein del film di Scorsese, e allo scenografo Dante Ferretti, coadiuvato dall’arredatrice Francesca Lo Schiavo, nella straordinaria ricostruzione, fatta a Cinecittà, della New York agli albori.
Da Los Angeles per ora è tutto, in attesa del 23 marzo e di una cerimonia su cui grava, purtroppo, l’ombra oscura della guerra. Ma intanto da New York arriva un’altra notizia che riguarda da vicino il cinema italiano. E stavolta è davvero buona.
Respiro va a chiudere una terna di nostri film selezionati dalla rassegna “New Directors/New Films”, importante vetrina del cinema emergente organizzata dal Lincoln Center e dal Moma. Gli altri italiani sono Angela di Roberta Torre e L’imbalsamatore di Matteo Garrone, ovvero i protagonisti riconosciuti anche all’estero di una nuova ondata di autori anticonformisti e intelligenti ma anche amati dal mercato e dal pubblico (sia Torre che Crialese escono subito dopo sulla difficile piazza americana).
A confermare l’eccezionalità di questa inversione di tendenza, basti dire che tra i “nuovi film” del Moma, otto in tutto, ci sono tre indipendenti Usa e nemmeno un francese. La percentuale italiana è dunque altissima.
Un’ottima notizia e un segnale su cui riflettere. Forse aveva ragione chi voleva proporre all’Academy Respiro, certamente piccolo e “povero” rispetto al grandioso e immaginifico Pinocchio, ma capace di affermare una novità di stile e contenuti, un coraggio, che stanno trovando una risposta internazionale.
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La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
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