Noir in Fest: da Piazza Fontana ad “Avatar”

Grandi anteprime al Courmayeur Noir in Festival, la rassegna che, dal 7 al 13 dicembre, promette di esplorare “tutti i colori del noir”. A partire dalla serata speciale dedicata all’atteso film di fantascienza di James Cameron, Avatar, di cui verranno mostrati 40 minuti tra anteprime e scene inedite, in contemporanea con la prima mondiale a Londra. E per gli spettatori più piccoli, cui è dedicato un vero e proprio festival nel festival, il MiniNoir, il film animato 3D campione d’incasso negli Usa, Piovono polpette, che nelle sale italiane arriverà a ridosso di Natale. E anche l’italiano Cuccioli- Il codice di Marco Polo, firmato da Sergio Manfio, che porta sul grande schermo i personaggi della sua omonima e famosa serie tv.

29 film, di cui 9 tra opere prime e seconde, 6 serie televisive, 30 scrittori da tutto il mondo e 4 giornate di incontri e approfondimenti. Un festival ricco di appuntamenti, che si conferma nel segno della varietà. “Indagheremo sul ruolo della sua scrittura in ogni direzione”, spiega Giorgio Gosetti, direttore della rassegna insieme a Marina Fabbri e Emanuela Cascia. “Cercheremo di capire cosa unisce Philip Marlowe con Avatar. Fino al grande scrittore di gialli cubano Leonardo Padura Fuentes, cui va quest’anno il premio alla carriera del festival”.

Una parentesi particolare è riservata ai grandi casi irrisolti che hanno scosso l’Italia. A partire dalla rievocazione, a quarant’anni di distanza, della strage di piazza Fontana del 12 dicembre 1969. A discuterne i risvolti giudiziari e investigativi, ma soprattutto le implicazioni politiche e sociali, ci saranno il giornalista Paolo Cucchiarelli e il giudice Guido Salvini, affiancati da saggisti, scrittori e commentatori.

Fra gli ospiti Federico Zampaglione, sia nei panni di musicista con il suo nuovo gruppo ‘The Alvarius’, che come regista con il suo ultimo film, Shadow, presentato fuori concorso. E anche Michael Caine, protagonista del film di apertura del festival, Harry Brown,  la sceneggiatrice di Juno Diablo Cody con la commedia horror Il corpo di Jennifer. E l’ex bandito Renato Vallanzasca, che parlerà del libro-intervista, “Il fiore del male”, di cui è autore insieme a Carlo Bonini e da cui Michele Placido sta per trarre un film con Kim Rossi Stuart.

Tra i protagonisti dei film in concorso, gli sradicati delle periferie di La Dame de trèfle, il dramma psicologico di Demain dès l’aube e L’affaire Farewell: pellicola con Emir Kusturica nei panni della spia che costrinse Reagan a venire a patti con Mitterand, prima della caduta del Muro.
Fra i documentari di Docnoir, Playing Columbine, che racconta i retroscena di un gioco di ruolo di successo, ispirato alla strage di Columbine, Entre ours et loup, sulla repressione in Cecenia, e Killer Poet, uno sguardo sull’America attraversata dalla follia del “poeta assassino”.

In programma anche una retrospettiva dedicato al noir spagnolo, Nero di Spagna ’50, realizzato in collaborazione con l’Istituto Cervantes di Milano, la celebrazione dei 50 anni dalla morte di Raymond Chandler, con un programma speciale di inediti e sorprese, e Spazio Italia: appuntamento a cura di Maurizio Di Rienzo, dedicato al cinema italiano che ha l’occasione di presentarsi. Film in lavorazione, progetti a cavallo tra piccolo e grande schermo, produzioni low budget e documentari.

“Non ci spaventa mettere insieme il divertimento e la passione civile, i nuovi linguaggi e la tradizione – spiegano i gli organizzatori della rassegna – perché è proprio questa combinazione a fare del nostro festival un appuntamento unico, tra cinema e letteratura, memoria storica e documentazione della realtà, fumetto e televisione. E l’anno prossimo ci aspetta la scommessa del ventennale, e abbiamo voluto prepararci mettendo sul piatto tutte le carte del noir”.