La Quinzaine des Réalisateurs svela il suo programma, nel primo anno sotto la guida del nuovo delegato generale Edouard Waintrop, e a saltare subito agli occhi è l’assenza completa del cinema italiano, che invece negli ultimi anni aveva brillato nella sezione arrembante e indipendente del Festival di Cannes con i gioielli di Alice Rohrwacher (Corpo celeste), di Michelangelo Frammartino (Le quattro volte), Tizza Covi e Rainer Frimmel (La pivellina) e Francesco Munzi (Il resto della notte). L’ultima volta che il nostro cinema è mancato dalla selezione correva l’anno 2007, dopodiché sono arrivati quattro anni di belle scoperte e film lanciati con entusiasmo nei grandi circuiti internazionali.
La selezione 2012, promette il suo direttore, sarà comunque “densa” e piena di scoperte. Ventuno lungometraggi, tra cui due documentari, e due programmi di corti, con titoli “di ricerca formale, estetica e morale” ma senza disdegnare il genere (soprattutto la commedia) e la riscoperta di “cineasti che crediamo di conoscere ma che ci stupiranno con un cambio di genere e di stile”. L’apertura è affidata alla prima mondiale di The We and the I di Michel Gondry, girato nel Bronx seguendo un gruppo di studenti del liceo nel viaggio in bus dell’ultimo giorno di scuola. Tra i “grandi nomi” spicca invece quello di Pablo Larrain, il regista cileno lanciato proprio dalla Quinzaine per il suo Tony Manero e poi passato al Festival di Roma con Post Mortem. Ora porta a Cannes in prima mondiale No, “un film politico e un’avventura umana”, come l’ha definito Waintrop. E’ solo uno dei rappresentanti del cinema latinoamericano di questa selezione, che presta molta attenzione a quella parte del mondo cinematografico con 3 di Pablo Stoll Ward (Uruguay, Germania, Argentina), Fogo di Yulene Olaizola (Messico, Canada), Infancia clandestina di Benjamin Ávila (Argentina, Spagna, Brasile), La Sirga di William Vega (Colombia, Francia, Messico) e La noche de enfrente di Raoul Ruiz (Francia, Cile). All’ultimo film del cineasta cileno scomparso lo scorso anno verrà dedicata una proiezione speciale.
La Francia, come al solito, è rappresentata in forze, con gli 8 titoli tra nazionali e co-produzioni di questa 44/a edizione. Si va da Adieu Berthe, l’enterrement de mémé di Bruno Podalydès a Alyah di Elie Wajeman, passando per Rengaine di Rachid Djaïdani e l’animazione Ernest et Célestine di Stéphane Aubier, Vincent Patar e Benjamin Renner, creatori di Panico al villaggio. E ancora le coproduzioni, con il già citato La Sirga, Opération Libertad di Nicolas Wadimoff e Sueño y silencio di Jaime Rosales. Per finire in bellezza con il titolo di chiusura Camille redouble di Noémie Lvovsky, film d’amore e nostalgia sulle scelte di vita. Da tenere d’occhio, poi, l’esperimento di Rodney Ascher con il suo documentario passato al Sundance, Room 237, che esplora i significati nascosti in The Shining.
La selezione si completa infine con il coreano The King of Pigs di Yeun Sang-Ho, il cinese Dangerous Liaisons di Hur Jin-Ho, l’algerino Le Repenti di Merzak Allouache, l’indiano di 5 ore Gangs of Wasseypur di Anurag Kashyap, l’inglese Sightseers di Ben Wheatley e l’iraniano Une famille respectable di Massoud Bakhshi, mentre la Carrosse d’Or, come già annunciato, andrà al regista turco Nuri Bilge Ceylan.
E’ una Quinzaine che si propone nuovamente di esplorare il pianeta attraverso le nuove spinte cinematografiche, puntando su sei opere prime e sul passaggio al film di finzione di due documentaristi. Ma anche introducendo una novità che mira a riportare la selezione indipendente al suo antico significato “sessantottino” di dialogo tra la creatività dei diversi paesi: “Quest’anno – annuncia infatti Waintrop, come già anticipato da Cinecittà News – alcuni registi francesi accoglieranno i cineasti internazionali e parteciperanno con loro ai dibattiti in sala”.
L'artista Luca Musk e Franco Bellomo presentano il progetto espositivo dedicato al Maestro del Brivido. Una collezione di illustrazioni d'atmosfera che fanno rivivere i set di Argento e la loro magia
Il documentario d'esordio di Alessandra Stefani ci porta in un viaggio lungo i quattro continenti alla scoperta delle prospettive che ci offrono i più importanti architetti contemporanei per un mondo più sostenibile. In sala con Adler dal 27 al 29 settembre
La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
E' ancora Cattivissimo 3 a guidare il box office per il terzo weekend, con 2.471.040 euro. Al 2° posto, con 1 mln 919mila euro, sfiorando i 6 mln totali, il kolossal di Christopher Nolan Dunkirk