L’evoluzione della Legge Cinema, il pubblico dei giovani, il sostegno della sala e la promozione: sono alcuni dei temi toccati nel corso dell’incontro con il DG Cinema e Audiovisivo Nicola Borrelli, nella serata organizzata dalla Rivista del Cinematografo al Cinema Barberini di Roma. Il giornalista Robert Bernocchi ha posto una serie di questioni a Borrelli davanti a una platea di addetti ai lavori, giunti anche per assistere alla consegna dei Cinematografo Awards.
“Questo appuntamento chiude idealmente un anno molto significativo per noi – ha spiegato mons. Davide Milani, presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo e direttore della Rivista – Abbiamo celebrato il 75° della nostra Fondazione avviando un radicale processo di trasformazione editoriale di Cinematografo: dalla grafica ai contenuti, dalla produzione alla comunicazione. Perno di questo cambiamento rimane però la nostra visione sul cinema, di cui rivendichiamo l’imprescindibile dimensione culturale e sociale, l’insostituibile lavoro sul senso. È un valore che va preservato nel dialogo costruttivo con le istituzioni, i produttori, i registi, gli attori, il pubblico. Cinematografo incontra è uno dei modi in cui esplichiamo la nostra missione”.
Borrelli ha dapprima assicurato sui tempi. “Il decreto che sblocca le risorse è stato approvato, manca la parte burocratica, dunque all’inizio del 2023 esercenti e distributori potranno presentare le domande. Sono passati 12 mesi dall’ultima tornata e non è possibile lasciare il settore nell’incertezza così a lungo. Lo dico io prima che me lo diciate voi. Intanto il 13 dicembre c’è stato l’incontro tra il sottosegretario Borgonzoni e le associazioni di categoria”.
Borrelli ha insistito sulla necessità di cambiamenti nel metodo di lavoro. “È tutto diverso rispetto a tre anni fa. Occorre un sistema di aiuti focalizzato e non generico, per esempio per quanto riguarda documentari, animazione e videogiochi. Finora abbiamo guardato a tutto il settore con le stesse regole. Oggi ci muoviamo nella complessità, usciamo da una fase di forte crescita con 1.200 titoli che hanno chiesto il credito di imposta nel biennio. Per molti anni lo Stato investiva poco, adesso investiamo tanto, quasi come la Francia e più della Germania”. Tra i risultati raggiunti il processo di internazionalizzazione con il sostegno alle coproduzioni, mentre la principale criticità è rappresentata dal mancato rientro in sala degli spettatori. “Siamo al settimo posto nel mondo per numero di schermi ma non figuriamo tra i primi dieci paesi per incassi”. Misure possibili: il biglietto ridotto per gli under 14 e una promozione capillare resa possibile dalla disponibilità di registi e attori.
Tra gli interventi della sala: Donatella Palermo, produttrice di Gianfranco Rosi, Mimmo Dinoia, presidente Fice, Giampaolo Letta, ad Medusa.
La missione dei produttori e distributori italiani all'American Film Market di Las Vegas. L'AD di Cinecittà Manuela Cacciamani: "Entro la prima metà del 2026 avremo altri 5 teatri competitivi e tecnologicamente avanzati"
Il funzionario direttivo dell’ANEC è uno dei tre membri scelti dal Ministro sulla base della rosa di nomi proposta dalle associazioni di categoria
"Il buon cinema oggi, grazie al Ministero della Cultura, ha delle regole precise che garantiscono la qualità" ha dichiarato il Ministro della Cultura
Il Ministro della Cultura Alessandro Giuli ha nominato i 12 esperti per la selezione dei progetti e per la concessione di contributi alle attività di promozione cinematografica e audiovisiva