A pochi giorni dagli Oscar incontriamo Nick Park, regista, sceneggiatore e produttore di Wallace & Gromit- La maledizione del coniglio mannaro in occasione dell’uscita italiana del lungometraggio il prossimo 3 marzo. Già vincitore di tre premi Oscar nella categoria Miglior Cortometraggio Animato con i film Creature Comforts, I pantaloni sbagliati e Una tosatura perfetta, l’ideatore di una delle più grandi coppie comiche del cinema è nuovamente in lizza per la conquista della statuetta d’oro come Miglior Lungometraggio d’Animazione, insieme a due grandi nomi dell’animazione: Tim Burton (La sposa cadavere) e Hayao Miyazaki (Il Castello Errante di Howl).
Ha già vinto tre Oscar, con quali sentimenti affronta la nuova sfida per la statuetta?
Naturalmente sono molto emozionato e soprattutto contento di aver ricevuto questa nomination, che rappresenta un grosso riconoscimento. Poter affrontare la sfida con due grandi personaggi dell’animazione che ammiro molto è un onore. Comunque per non farmi trovare impreparato alla notte degli Oscar nel frattempo mi sto esercitando nel famoso “sorriso alla Wallace”, non si sa mai…
Entrambi i film inglesi dell’anno realizzati in stop-motion hanno ricevuto una nomination, significherà un cambiamento per la produzione del prossimo cinema d’animazione?
Non credo. Seppure l’animazione al computer e la stop-motion siano in termini di esecuzione due mondi completamente diversi, sono entrambe animazioni tridimensionali di gran effetto. Prediligo l’uso dell’animazione tradizionale, ma apprezzo e rispetto anche l’animazione computerizzata, ad esempio mi piacciono molto Gli Incredibili e guardo con piacere i film della Pixar.
In questa ultima avventura comica l’amante del formaggio Wallace e il suo fedelissimo cane Gromit vengono affiancati da una figura femminile, come mai questo cambiamento?
Seppure Gromit rappresenti un po’ un surrogato di moglie e sia quindi difficile immaginare che la vicenda non vada a confluire sulla coppia Wallace-Gromit, ho sentito l’esigenza di inserire una figura femminile, Lady Tottington. Il mio voleva essere soprattutto un riferimento al genere horror hollywoodiano, in cui c’è sempre un “mostro” e un’eroina di cui finisce per innamorarsi.
“Wallace & Gromit” è il prodotto della seconda collaborazione tra la DreamWorks e la Aardman, ci sono nuovi progetti tra le due produzioni?
Trai i molti progetti arriverà nelle sale americane il prossimo dicembre Flushed Away, film d’animazione computerizzata che narra le spassose vicende di alcuni topi che si ritrovano a vagare per le fogne (la città di Ratropolis). Si è scelto in questo caso l’animazione computerizzata soprattutto per la grande quantità di acqua che doveva essere rappresentata.
I suoi prossimi progetti?
Dopo tanto lavoro per questo lungometraggio, vorrei un periodo di riposo. Amo però pensare sempre e a nuove idee come quella di tornare al cortometraggio. Infatti alcuni personaggi che ho immaginato si adattano più al corto.
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