BERLINO – Non fatevi ingannare dalle apparenze, News from Planet Mars non è un film di fantascienza a dispetto dall’immagine con cui si apre, un uomo in orbita nello spazio in tuta pressurizzata in stile Gravity. Il Mars del titolo è Philippe Mars, un uomo qualsiasi, anche se forse leggermente migliore degli altri. Impiegato in un’azienda di computer come programmatore, è un tipo dotato di senso civico, gentile, che cerca di compiacere il suo prossimo o almeno di non pestargli i piedi. Ma in cambio riceve ben poco: sua moglie, giornalista televisiva, l’ha lasciato, i due figli (un maschio dodicenne e una femmina in piena adolescenza) lo ignorano persino nel giorno del suo compleanno, il principale ne sfrutta le doti di diplomazia mandandolo a condividere la stanza con un collega fuori di testa che gira con una mannaia da macellaio dentro la borsa. Tutti gli mancano di rispetto, gli unici che lo capiscono sono i genitori, morti da due anni, che gli appaiono per consolarlo (il film, che il regista definisce una commedia esistenziale, è pieno di scene oniriche su questa falsariga). Le cose sembrano precipitare quando il collega svitato, dopo avergli mozzato di netto un orecchio, scappa dall’ospedale psichiatrico e si trasferisce a casa sua. E invece… Coproduzione franco-belga, il nuovo film di Dominik Moll (Harry, un ami qui vous veut du bien, Lemmings) si muove sul difficile crinale dell’umorismo surreale e stralunato (che va piuttosto di moda in area franco-belga) ma riesce sorprendentemente ad appassionare lo spettatore alle vicende di un manipolo di disadattati, anche grazie all’alchimia tra i due protagonisti, François Damiens e Vincent Macaigne, costruendo in definitiva una parabola sull’essere genitori nel XXI secolo. Tra i temi toccati dalla pellicola, sia pure in chiave grottesca, il futuro vacillante dell’Unione Europea e la difesa degli animali che porta il figlio più piccolo del protagonista a diventare vegetariano.
In Italia News fron Planet Mars sarà distribuito da Good Films.
Le date della prossima edizione del festival che chiude con un bilancio positivo con 337.000 biglietti venduti
“Ancora una volta il cinema italiano primeggia a livello internazionale vincendo premi prestigiosissimi”, è il commento del presidente dell’ANEC, Associazione Nazionale Esercenti Cinema, Luigi Cuciniello
''La FICE - dice il presidente - è orgogliosa di sottolineare che le 47 sale che hanno messo in programmazione il film in questi giorni sono sale d'essai. Con l'auspicio che presto il numero di queste sale possa aumentare non possiamo non dire che ancora una volta le sale d'essai danno un contributo fondamentale per far conoscere i migliori e più premiati film del nostro cinema''
"L’Orso d’oro a Berlino per Fuocoammare di Gianfranco Rosi - di legge in un comunicato dell'Anica - è una nuova bella pagina per il cinema italiano ai festival internazionali"