C’è stato anche uno scroscio di temporale a salutare l’apertura della sede Netflix di Roma, in via Boncompagni 8. Inaugurazione in grande stile con parterre di giornalisti e addetti ai lavori e alla presenza del fondatore e co-CEO Reed Hastings. Una sede di prestigio, con esplicito riferimento ai fasti della Dolce vita per la piattaforma che conta nel nostro paese una settantina di persone in vari ruoli, a partire dalla vicepresidente per le serie Tinny Andreatta.
“L’apertura dell’ufficio di Roma è un chiaro segno del nostro forte impegno a lungo termine in questo paese e ci permetterà di lavorare ancora più a stretto contatto con la comunità creativa italiana per realizzare una varietà di grandi show e film made in Italy”, afferma Hastings. Che ha risposto anche alle domande scomode, per esempio sullo stop subìto dagli abbonamenti (ma in Italia sono in crescita, quasi a 5 milioni di sottoscrizioni) o sui 54 mld bruciati a Wall Street. Il calo degli abbonati a livello globale non lo preoccupa, minimizza il problema della fuga della Russia anche Tinny Andreatta: ”Gli abbonati in Russia sono passati da 700mila a 500mila, ne sono andati persi 200mila, è vero, ma nel resto dei Paesi sono cresciuti”. Entrambi respingono al mittente anche solo la semplice definizione di ”cancellazione” per problemi economici. Si è parlato infatti della cancellazione di Pearl, la serie che prende ispirazione da Meghan Markle. ”E’ prodotta da una società con cui continuiamo a lavorare”, ha spiegato Andreatta. Anche se Hastings ha confermato che sulla piattaforma streaming arriverà la pubblicità: ”Noi non abbiamo mai avuto spot pubblicitari, ma è chiaro che bisogna lavorare sulla politica del contenimento dei prezzi, vanno studiate nuove modalità”. Del resto a suo avviso lo streaming ”è ancora all’inizio di un lungo cammino, perché permette la visione di contenuti in modalità mai esplorate prima. Rimarrà un modello per i prossimi 20 anni come lo sono stati i cellulari e poi gli smartphone”. A chi gli chiede cosa pensa della scalata di Elon Musk a Twitter, e della possibilità che il social diventi meno libero e a pagamento, spiega che ”Netflix è sempre stata pluralista e politicamente corretta, valori a cui tiene moltissimo. Sul piano personale amo molto Musk e la Tesla, e sono molto curioso di capire cosa farà”. Mentre per lui l’Italia è un ”Paese speciale”, che considera ”una grande sfida, come dimostrano i tanti progetti annunciati oggi “nella nuova casa di Roma”.
Reduce dai cinque David di Donatello, tra cui quello al miglior film, per E’ stata la mano di Dio, la società è anche molto impegnata sul terreno della parità e della gender equality (persino i bagni sono all gender), sia nei contenuti che nella forte presenza di manager donne (Barbara Ferrieri, Sara Furio), autrici e produttrici. Tra cui Viola Prestieri, Alice Urciuolo, Isabella Ferrari, Pilar Fogliati, tra le ospiti della mattinata accanto ad Alessandro Gassmann e Renato De Maria. A presentare il talk show in giardino davanti a tante sedie da regista targate Netflix che si potevano anche portar via come gadget, la comica romana Michela Giraud.
Tra le serie in arrivo spicca la nuova versione de Il Gattopardo (Indiana Production e Moonage Pictures), che si misurerà con il capolavoro di Luchino Visconti e con il romanzo di Tomasi di Lampedusa per la regia di Tom Shankland, qui largo spazio ai personaggi femminile e alle storie meno esplorate con sensibilità contemporanea. Inganno (Cattleya, parte di ITV Studios) è un thriller sentimentale scritto da Teresa Ciabatti che gioca tra suspence, tabù e scomode verità sull’amore. L’appassionante relazione, non priva di ombre, tra una donna matura e un ragazzo che ha la metà dei suoi anni, mette in crisi le convenzioni sociali e gli equilibri familiari, sovvertendo l’intoccabile topos della maternità della cultura mediterranea. Il nuovo progetto animato di Zerocalcare (Movimenti Production in collaborazione con Bao Publishing) ci riporta nell’universo del grande fumettista romano con sei episodi da circa mezz’ora che non sono un sequel di Strappare lungo i bordi. Lotto Gang (BIM Produzione e Feltrinelli Originals) narra l’incredibile avventura liberamente ispirata alla storia vera della più grande e geniale truffa al Lotto mai avvenuta. Ambientata nell’hinterland milanese a metà degli anni ’90, propone un heist con antieroi e antieroine indimenticabili che unisce azione e commedia all’italiana. Odio il Natale (Lux Vide, società del Gruppo Fremantle) vede Pilar Fogliati protagonista della prima serie italiana natalizia di Netflix che racconta le ansie di una trentenne che non è ancora “sistemata” e scopre nuovi valori oltre la pressione sociale.
Tinny Andreatta precisa la volontà di “fare scelte coraggiose e rompere tabù, toccando temi che il nostro racconto ha escluso. Vogliamo raccontare l’altra faccia dell’Italia, quella misteriosa, proibita, coraggiosa che sa far pensare e volare l’immaginazione”.
Tra i progetti non fiction (ne è responsabile Giovanni Bossetti): Wanna (Fremantle Italy), docu-serie crime con tocchi pop che ricostruisce e racconta gli aspetti meno noti di Wanna Marchi, protagonista di una controversa stagione televisiva; lI caso Alex Schwazer (Indigo Film) su ascesa, caduta e ricerca di redenzione di uno sportivo, sullo sfondo di un’intricata vicenda sportiva e giudiziaria; Summer Job (Banijay Italia) il primo reality originale italiano Netflix condotto da Matilde Gioli con dieci ragazzi e ragazze alla prima esperienza lavorativa.
Molti i film annunciati: Rapiniamo il Duce (Bibi Film) è un ambizioso heist movie ricco di azione e di humour con la regia di Renato de Maria e con Pietro Castellitto, Matilda De Angelis e Isabella Ferrari, ambientato in un pugno di giorni che precedono il 25 Aprile del ’45 con una banda di delinquenti che decide di rubare il tesoro di Mussolini; Il mio nome è vendetta (Colorado Film) è un adrenalinico film di azione e sopravvivenza ambientato nell’Italia del Nord. Scritto e diretto da Cosimo Gomez e con Alessandro Gassman nei panni del protagonista; Love & Gelato (HT Film) narra le avventure – con tanto gelato! – di Lina, una giovane americana alla ricerca di se stessa e delle proprie radici in una vacanza romana. E’ scritto e diretto da Brandon Camp; Sotto il sole di Amalfi (Lucky Red) è il sequel ‘adulto’ di Sotto il sole di Riccione, diretto da Martina Pastori, al suo debutto alla regia, con Lorenzo Zurzolo, Ludovica Martino, Isabella Ferrari (che ritroverà l’ex marito Andrea Occhipinti) e Luca Ward tra i protagonisti; Per lanciarsi dalle stelle (Lotus Film), ispirato all’omonimo romanzo, è la storia di Sole, una giovane donna che dopo la morte della migliore amica, proverà ad affrontare le sue più grandi paure. E’ diretto da Andrea Jublin, con Federica Torchetti, Lorenzo Richelmy, Cristiano Caccamo, Celeste Savino, Anna Ferruzzo e Massimiliano Gallo. Sara Furio, direttrice dei film per l’Italia, ha sottolineato “la varietà della nostra offerta di quest’anno, che spazia da film di azione a drama, da racconti di formazione a storie d’amore ed amicizia”.
Altri progetti seriali comprendono Lidia Poët, prima avvocata d’Italia, estromessa dall’ordine perché donna, interpretata da Matilda De Angelis; Briganti con figure femminili al centro della storia; La vita bugiarda degli adulti (dal romanzo di Elena Ferrante) con Valeria Golino nei panni di zia Vittoria; il manicomiale e intenso Tutto chiede salvezza dal bellissimo romanzo di Daniele Mencarelli vincitore del Premio Strega Giovani; la seconda stagione di Incastrati, la quinta stagione di SKAM Italia e Di4ri.
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