Nespolo su date del Festival di Roma: un atto di arroganza

“La conclusione logica di un atto di arroganza inspiegabile e gratuita, in quanto si poteva fare tutto d’amore e d’accordo. Abbiamo sperato fino all’ultimo che le cose si mettessero a posto con il fair play da parte di tutti, invece non è stato così. Adesso valuteremo sul da farsi, se vogliono fare i duri, faremo i duri anche noi”. Questo il commento all’Ansa del presidente del Museo del Cinema di Torino, Ugo Nespolo, alla decisione dell’assemblea dei soci del Festival di Roma di confermare le date della prossima edizione, dal 9 al 17 novembre 2012.

Una decisione che, secondo Nespolo, “rappresenta un grave danno all’intero sistema cinema nazionale, anzi al sistema culturale italiano che – sottolinea – dovrebbe invece essere coeso, tanto più in un momento delicato come questo. Invece ognuno si fa i fatti suoi senza pensare ai problemi degli altri. Noi – conclude – abbiamo un’identità da difendere, abbiamo 30 anni; la Festa di Roma è appena nata e non mi sembra abbia una grande identità”.