‘Negramaro – Back Home’, un abbraccio lungo 20 anni

Negramaro – Back Home. Ora so tornare è il documentario diretto da Giorgio Testi che ripercorre il concerto tenutosi il 12 agosto 2023 nell’aeroporto di Galatina, con ospiti del calibro di Fiorella Mannoia, Elisa, Niccolò Fabi, Diodato, Malika Ayane ed Ermal Meta


“Restare in bilico è meglio che cadere / a me è successo, amore, e ora so restare”. Il verso con cui inizia il film tributo ai Negramaro è il sunto di una carriera lunga vent’anni che è partita in uno scantinato a Galatina, in Salento, con coraggio ha preso il volo verso lidi sconosciuti e ora è tornata dove tutto è iniziato, con la consapevolezza ormai radicata di saper fermarsi e riconoscere i luoghi e le persone più importanti.

Negramaro – Back Home. Ora so tornare è il documentario diretto da Giorgio Testi che ripercorre il concerto tenutosi il 12 agosto 2023 nell’aeroporto di Galatina, l’unico luogo della città d’origine della band abbastanza ampio da ospitare le migliaia di persone che si sono riversate in Salento per celebrarne il ventennale. In un periodo in cui i concerti in sala smuovono le classifiche del box office – si guardi il successo di Taylor Swift: The Eras Tour – i Negramaro arrivano in sala dopo l’anteprima alla Festa del Cinema dal 6 novembre con l’intento di prolungare ancora un po’ le fortissime emozioni vissute nell’irripetibile concerto estivo, che ha li visti esibirsi per ore al fianco di un parterre di ospiti senza pari. Fiorella Mannoia, Elisa, Niccolò Fabi, Samuele Bersani, Diodato, Malika Ayane, Ermal Meta, Ariete, Rosa Chemical, Sangiovanni, Aiello sono solo alcuni degli artisti e amici che sono arrivati fino in Salento per condividere il palco con la band per il tempo di uno o due brani.

Performance estremamente sentite, ricche di abbracci, baci, sorrisi e lacrime. Gesti ed emozioni che si sono visti anche tra gli spettatori del concerto, consapevoli di trovarsi di fronte a un momento storico per la musica italiana, e che poi di rimando sono usciti dallo schermo per arrivare in sala, dove – a differenza di quello che accade per un film normale – è permesso, anzi indispensabile, applaudire e cantare in coro.

Nel suo omaggio ai Negramaro, Giorgio Testi riesce a farci sentire sul palco insieme agli artisti, vicinissimi alle emozioni che hanno provato, regalando un’esperienza completamente diversa anche a coloro che erano presenti al concerto originale. Memorabile il piano sequenza che, durante il climax dell’evento, ci fa percepire senza stacchi la vibrante sensazione di stare suonando insieme ai componenti della band, di fronte a decine di migliaia di persone.

Per dare ritmo al film, che ha bisogno di altri stimoli rispetto agli eventi live, il regista decide di inserire molte scene di back stage, soprattutto legate agli ospiti, saltando con totale libertà di montaggio tra i momenti ricchi di pathos del concerto e quelli più scanzonati delle prove pomeridiane. Un ping pong molto efficace che vede tra le sequenze più significative i brevi interventi degli ospiti. In poche parole, artisti di livello assoluto, ci descrivono l’importanza che i Negramaro hanno avuto per loro. E chi meglio di musicisti di questo stampo può essere in grado di restituire il valore, emozionale prima che artistico, di un gruppo musicale che, in Italia, è stato la colonna sonora dei primi anni del nuovo millennio.

Carlo D'Acquisto
21 Ottobre 2023

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