Un Nastro speciale a Ridendo e scherzando, Ritratto di un regista all’italiana, di Paola e Silvia Scola, prodotto da Palomar e Surf Film. I giornalisti cinematografici lo annunciano oggi, in una giornata speciale per il film che nel ricordo di Ettore Scola esce per soli due giorni in molte sale italiane, con 01, anticipando l’annuncio ufficiale dei finalisti ai Nastri d’argento Documentari 2016, in arrivo domani.
“E’ il nostro modo per ricordare con affetto, ancora una volta, Ettore Scola al quale, con questo riconoscimento, faremo un omaggio proprio in apertura della serata del 25 febbraio prossimo, alla Casa del Cinema dove saranno consegnati i premi ai migliori documentari dell’anno”, spiega a nome del direttivo, Laura Delli Colli, presidente del Sngci. “Il Nastro al film di Paola e Silvia Scola, che fa comunque parte della selezione finale dei migliori, è la conferma del nostro sincero apprezzamento e un riconoscimento all’avventura familiare, agli amici che l’hanno sostenuta e al valore, oggi due volte speciale, di questo piccolo film girato con amore e grande cura, da una coppia di registe che – pur con il ‘rinforzo’ di un intervistatore imprevedibile e originale come Pif – certo, non hanno avuto gioco facile nel raccontare senza retorica e con molta leggerezza un padre come Ettore Scola, che nel film si racconta, divertito, in un’ultima foto di gruppo, preziosa e indimenticabile”.
La regista riceverà il premio per La Chimera il 13 novembre, con la proiezione del suo nuovo cortometraggio Allégorie citadine e un incontro
La motivazione del riconoscimento: “è un approccio sorprendente, commovente e innovativo al tema molto delicato dell'adozione”
"Costruisce ponti fra culture, generazioni e popoli”, si legge nella motivazione del riconoscimento, che per la prima viene attribuito a un regista che “si muove tra il più sofisticato cinema d'autore e l'attenzione per il pubblico”
La premiazione si terrà il 3 dicembre presso la sala Lo Schermo Bianco di Bergamo. La giuria include figure di spicco come la produttrice Elisabetta Olmi e il critico cinematografico Massimo Lastrucci