Nastri a ‘Bella e perduta’ e ‘Alfredo Bini ospite inatteso’

Altri due Nastri d’Argento per i film diretti da Pietro Marcello e Simone Isola e targati Luce Cinecittà si aggiungono al Nastro speciale a Fuocoammare di Gianfranco Rosi


Altri due Nastri d’Argento per altrettanti titoli targati Istituto Luce Cinecittà si aggiungono al Nastro speciale a Fuocoammare di Gianfranco Rosi, assegnato durante la Berlinale. Bella e perduta di Pietro Marcello e Alfredo Bini ospite inatteso di Simone Isola sono infatti i vincitori per il Sngci rispettivamente della cinquina Docufilm e di quella Film sul cinema. I giornalisti cinematografici hanno inoltre annunciato il Nastro d’Argento Cinema del reale a Louisiana (The Other Side) di Roberto Minervini.

Commenta Roberto Cicutto, presidente e AD di Luce-Cinecittà: “Istituto Luce-Cinecittà si congratula con gli autori nominati e vincitori ai Nastri d’Argento 2016 per i documentari e ringrazia loro e i produttori della fiducia che hanno riposto in noi. Lo straordinario risultato conferma un ruolo chiave di Istituto Luce nella ideazione e realizzazione di film/documentari che sempre di più e non solo in Italia si stanno imponendo come la grande novità del mondo dell’audiovisivo. L’Italia deve superare grandi gap in questa azione, soprattutto nella diffusione in sala e nel finanziamento e diffusione da parte delle televisioni, pur riconoscendo la maggiore attenzione da parte della RAI coproduttrice di molti titoli. Fuocoammare consacra il grande talento di Gianfranco Rosi. Un film che dimostra come i valori civili umani e politici possano essere il centro di un racconto che nasce spontaneo e si costruisce sul terreno senza formule precostituite sposando grande cinema con contenuti universali.
Bella e perduta – continua Cicutto – diventa un film partendo da un progetto di viaggio nelle bellezze perdute italiane e si impone per la forza estetica, per l’innovazione linguistica e per l’emozione del racconto trasformando la forma metaforica in potente drammaturgia. Alfredo Bini ospite inatteso si mette al servizio di un personaggio chiave della produzione cinematografica italiana superando i limiti della biografia e mostrando un protagonista di un’epoca storica e culturale del nostro paese che dice più di tanti saggi sull’argomento. Gianfranco Rosi, Pietro Marcello e Simone Isola dicono a noi, alle televisioni e al MIBACT che dobbiamo continuare a investire nel cinema del reale, e che il circolo virtuoso (cui unirei l’attenzione dei festival) che si è creato per i loro film deve diventare impegno quotidiano.

Fra i nominati, Gianni Amelio e Cecilia Pagliarani ci hanno consegnato un ritratto puntuale, poetico e critico della storia della scuola elementare italiana nell’arco di 70 anni (dagli anni 30 al 2000). Uno strumento di conoscenza, intrattenimento e approfondimento sul tema da cui non si potrà più prescindere. Renato de Maria rispolvera nel linguaggio della ricostruzione storica personaggi reali che sembrano protagonisti di film di genere poliziesco. Non li fa diventare eroi, ma ce li restituisce come uomini del loro tempo. Mario Canale è da anni una garanzia oltre che un pozzo di conoscenza quando ci racconta i personaggi più importanti del cinema italiano. Non a caso – conclude Cicutto – il suo inesauribile fondo è diventato parte dell’Archivio Luce. Peter Marcias ci racconta un’altra storia che  nasce nel Mediterraneo e trova casa in una nostra isola: la Sardegna, a riprova della nostra appartenenza alla grande comunità che si affaccia sul Mare Nostrum”.

Alfredo Bini, ospite inatteso, presentato l’anno scorso a Venezia Classici e distribuito da Luce Cinecittà, ripercorre la vita di un produttore coraggioso e anticonformista che ha contribuito a una stagione importante del nostro cinema. Bini sostenne Pier Paolo Pasolini dal suo esordio Accattone fino a Edipo re. Poi la separazione dal grande regista e il rapido declino segnato da difficoltà economiche.
“Era un anarchico, un anticonformista, una figura fuori del coro. Di lui ammiro quell’amore per il rischio, al di là del calcolo imprenditoriale”, spiega il regista Isola. A raccontarci di lui sono nel film le voci di: Claudia Cardinale, Gianni Bisiach, Giuseppe Simonelli, Bernardo Bertolucci, Giuliano Montaldo, Ugo Gregoretti, Don Backy, Bruno Torri, Piero Tosi, Enrico Lucherini, Manolo Bolognini, Rino Barillari.

Nasce come un documentario, Bella e perduta, un viaggio in Italia sulle tracce di un libro di Guido Piovene. “Partendo dai luoghi delle nostre origini, quindi dalla Campania, ci siamo imbattuti nell’angelo di Carditello, Tommaso Cestrone, e in una reggia borbonica in abbandono da secoli”, racconta il regista casertano Marcello. “Poi è morto Tommaso e insieme allo sceneggiatore Maurizio Braucci abbiamo deciso di trasformare il progetto da inchiesta a narrazione favolosa raccontando la storia di un bufalo che Tommaso aveva adottato, Sarchiapone, con uno stile tra realismo magico e fiaba”.

I premiati – a parte il film di Rosi, premiato eccezionalmente con i film del 2015 – sono stati scelti tra tutti i film usciti nell’anno solare, quindi entro il 31 dicembre 2015, divisi in due diverse categorie: produzione dedicata ai temi del reale e documentari dedicati a cinema, cultura, musica, teatro e spettacoli in genere. Una terza cinquina per i Docufilm è stata anticipata dalla selezione che a Giugno riguarderà i lungometraggi.

 
NASTRI d’ARGENTO

Louisiana di Roberto Minervini (Cinema del reale)
Bella e perduta di Pietro Marcello (Docufilm)
Alfredo Bini ospite inatteso di Simone Isola (Film sul cinema)
Fuocoammare di Gianfranco Rosi (speciale)
Ridendo e scherzando – Ritratto di un regista all’italiana di Paola e Silvia Scola (speciale)

PREMI dei 70 ANNI E ALTRI RICONOSCIMENTI SPECIALI
Gianfranco Pannone e Antonietta De Lillo (per la loro storia appassionata e coerente con la narrazione del cinema del reale)
Il segreto di Otello di Francesco Ranieri Martinotti
Filmstudio mon amour di Toni D’Angelo

Cinema del reale
Esuli- Le guerre di Barbara Cupisti
Torn-Strappati di Alessandro Gassmann
87 ore di Costanza Quatriglio
Samantha Cristoforetti personaggio dell’anno (Astrosamantha di Gianluca Cerasola)

Cinema cultura spettacoli
Firenze e gli Uffizi in 3D di Luca Viotto
Pasolini, il corpo e la voce di Maria Pia Ammirati, Arnaldo Colasanti e Paolo Marcellini

MENZIONI SPECIALI
La voce di Pasolini di Matteo Cerami e Mario Sesti
Pasolini maestro corsaro di Emanuela Audisio
Harry’s bar di Carlotta Cerquetti
Street opera di Haider Rashid
Prima di tutto di Marco Simon Puccioni

GLI ATTORI PROTAGONISTI
Elio Pandolfi (A qualcuno piacerà di Caterina Taricano e Claudio de Pasqualis)
Silvana Stefanini (Mia madre fa l’attrice di Mario Balsamo)

autore
25 Febbraio 2016

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Non era facile risollevare l'umore del pubblico dopo la proiezione, nel Teatro Antico, della partita Germania-Italia. Ci ha provato Matilde Gioli, chiamata a condurre la 70ma cerimonia dei Nastri d'Argento. Sabrina Ferilli si lascia andare a battute sul "rodimento post-partita", per poi evidenziare l'attualità del film Io e lei. Mentre Paolo Virzì si dice fiero di far parte della comunità del cinema italiano: "In questo momento di astio e angoscia, il nostro cinema parla di tolleranza, simpatia per gli ultimi e gli esclusi. Ironia e autoironia sono l'antidoto migliore contro il fanatismo, il dogmatismo e la ferocia che attraversa il mondo"

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