Nastri 2023, ‘La generazione perduta’ tra i doc vincitori

Il film di Marco Turco, co-prodotto da Luce Cinecittà, vince il Miglior film nella sezione Cinema del reale. Tra gli altri, premiati anche Ennio Flaiano, Straniero in Patria e Franco Battiato – La Voc


Dopo l’annuncio del “Documentario dell’anno” a Sergio Leone – L’italiano che inventò l’America di Francesco Zippel, sono stati rivelati i documentari vincitori dei Nastri d’Argento 2023, che verranno consegnati stasera, 27 febbraio 2023 al cinema Caravaggio di Roma. Nella sezione ‘Cinema del Reale’ il Miglior film è La generazione perduta di Marco Turco, documentario co-prodotto da Luce Cinecittà in una stagione in cui ha piazzato ben 16 titoli tra i 55 candidati. Nella stessa sezione, un Premio speciale è stato assegnato a Las Leonas di Chiara Bondì, Isabel Achával.

Presentato all’ultimo Torino Film Festival (qui l’intervista al regista), La generazione perduta racconta l’Italia degli anni ‘70 attraverso la storia di Carlo Rivolta che – tra il Movimento ‘77 e il giornalismo della prima redazione di Repubblica – cominciò ad indagare lo spaccio di eroina anche attraverso la diffusione tra i giovani, finendo poi per esserne vittima: la tragedia della sua morte segnò per sempre la fine di un’epoca in cui le lotte studentesche erano solo voglia di libertà e battaglie per il cambiamento.

Il film di Turco conferma un tema ricorrente per questa edizione, quello dei Settanta, tra cronaca politica e fermento culturale in un’annata particolarmente interessante proprio nel racconto dei cambiamenti sociali e di costume del Paese, non solo nella memoria degli ultimi cinquant’anni ma anche nel fermento di nuove proteste che sembrano riaprire la violenza dello scontro sociale. 

Nella sezione ‘Cinema, Spettacolo, Cultura’ vincono ex aequo i film Ennio Flaiano, Straniero in Patria di Fabrizio Corallo e Valeria Parisi Franco Battiato – La Voce del Padrone di Marco Spagnoli. Nel palmarès che apre l’edizione 2023 dei Premi assegnati dai Giornalisti Cinematografici Italiani la street artist Laika, proprio per citare la cronaca di oggi, è la ‘Protagonista dell’anno’ nel documentario di Antonio Valerio Spera Life is (not) a game, presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma, un film che ne racconta le misteriose incursioni notturne tra provocazione e protesta militante

Ma la sorpresa di quest’edizione dei Nastri è arrivata dagli ‘eroi dello sport’, con la vittoria de La bella stagione di Marco Ponti, che intreccia il successo della Samp alla storia dell’amicizia fraterna tra Gianluca Vialli e Roberto Mancini. Un premio speciale per Nel nostro cielo un rombo di tuono di Riccardo Milani è andato al grande Gigi Riva, icona di eroismo sportivo ma anche di una Sardegna che ancora oggi continua a considerarlo un simbolo. Una menzione, per aver raccontato un ‘caso’, indimenticabile non solo nella memoria dei romanisti, è andata a Er gol de Turone era bono di Francesco Miccichè e Lorenzo Rossi Espagnet.   

I Giornalisti Cinematografici hanno assegnato a Kordon di Alice Tomassini, viaggio nella coraggiosa resistenza delle donne ucraine il ‘Premio Valentina Pedicini’, giunto alla terza edizione e promosso in collaborazione con la sede di Palermo del CSC – Centro Sperimentale di Cinematografia, dedicata al documentario e guidata dalla regista Costanza Quatriglio. Un riconoscimento nato per ricordare la particolare sensibilità dello sguardo di una regista scomparsa troppo presto che assegna un Premio speciale anche a La timidezza delle chiome di Valentina Bertani.

Nei giorni scorsi, il direttivo dei Nastri d’Argento ha già anticipato i due premi speciali “Cinema & lavoro” vanno a Via Argine 310 di Gianfranco Pannone, sulla vertenza Whirpool e Noi siamo Alitalia – Storia di un Paese che non sa più volare di Filippo Soldi, dedicato ai lavoratori dell’Alitalia.

“Una selezione finale nella quale è prevalsa, con la qualità narrativa, anche la nostra sensibilità giornalistica – commenta a nome del Direttivo, la Presidente Laura Delli Colli. “Si chiude un’edizione particolarmente segnata dalla memoria ma anche dalla cronaca di una stagione complessa che ha siglato la svolta più significativa sul tema dei diritti civili affrontando, però, con lucidità anche le contraddizioni di un periodo segnato dall’effervescenza della contestazione e insieme dalle contraddizioni e dalle derive, non solo politiche, che hanno snaturato il sogno del grande cambiamento”.

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27 Febbraio 2023

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