Nasce il premio Schermi di qualità

VENEZIA – Nasce nell’ambito della Mostra di Venezia il premio Schermi di qualità , con particolare attenzione alle opere con maggiori difficoltà distributive, che sarà assegnato per la prima volta quest’anno, il 7 settembre. E’ la novità annunciata nell’incontro che si è svolto all’Industry per fare un bilancio dell’iniziativa, giunta alla settima edizione e artefice di una crescita della quota di mercato del cinema italiano. “Ci stiamo avvicinando a numeri record. E’ la priorità da mantenere in un momento di spending review, perché rappresenta un sostegno a tutta la filiera”, ha spiegato Paolo Protti, presidente Agis e presidente del Comitato SdQ, introducendo la presentazione dei risultati ottenuti dal progetto voluto dal Mibac – Direzione Generale Cinema, realizzato dall’Agis in intesa con Anec, Anem, Fice, Acec.

SdQ sostiene la distribuzione dei film di qualità italiani ed europei nelle 800 sale aderenti all’iniziativa, che hanno ottenuto risultati nettamente migliori sia nelle fasi di crisi (2011 e 2012), sia in quelle di espansione del ciclo economico (2010): dei 46,2 milioni di presenze registrate da Cinetel (gennaio-luglio 2012), il 18% riguarda gli schermi di qualità. 

”In questi ultimi anni il valore aggiunto è stato di prestare particolare attenzione alle opere prime e seconde”, spiega Mariella Troccoli della DG Cinema del Mibac. ”Un progetto intelligente – aggiunge Luigi Lonigro, distributore Rai Cinema – che ha permesso al cinema italiano di arrivare ovunque”. Tra gli esempi virtuosi si cita il caso di Io sono Li di Andrea Segre (62,3% di incassi), distribuito da esercenti veneti (Prometeus), che è stato venduto a Singapore, in Argentina. Anche Luciano Sovena sottolinea l’importanza del progetto, perché consente di ”andare in profondità con il prodotto, tracciando un discorso diretto con il pubblico, portando registi e attori nelle piazze”. Lionello Cerri, presidente Anec, pone l’accento su due aspetti: quello delle risorse, auspicando al coinvolgimento anche dei privati, e quello del digitale che può consentire di rivolgersi in maniera innovativa al pubblico.