CREDITS, storie dai titoli di coda è questo il nome del nuovo magazine presentato in anteprima assoluta al Fiuggi Film Festival nel corso dell’incontro con il pubblico del direttore responsabile del progetto editoriale Angelo Astrei e dell’art director Alessandro Rossi, il giornalista Nico Parente.
“CREDITS è un progetto di editoria indipendente – ha spiegato Angelo Astrei – nato in totale autonomia, autofinanziato e autodistribuito. Nucleo fondamentale del magazine è l’intento di trattare tutto ciò che nel cinema non si vede, dar spazio per la prima volta ai ruoli ritenuti secondari nel cinema. Nella lunga lista dei nomi che scorrono nei titoli di coda sono racchiuse le storie di professionisti e del cinema che è necessario raccontare. Nel numero 0 del magazine, dedicato alle maestranze, abbiamo scelto di raccontare 13 storie di persone e luoghi mettendo in luce quel qualcosa che è indispensabile per l’universo cinematografico ma che vive solo nell’ombra degli addetti ai lavori”.
Per Alessandro Rossi “CREDITS è un semestrale monotematico in cui anche la veste grafica ha un ruolo fondamentale, grazie al lavoro di quattro fotografi e due illustratori”.
Approfondendo il discorso economico, Angelo Astrei ha precisato come anche la distribuzione sarà indipendente: “il prezzo di copertina è 18 euro e verrà distribuito attraverso il canale web, presentazioni ad eventi ed incontri in tutta Italia e luoghi di vendita indipendenti che rispettino un’elevata coerenza qualitativa”.
Ruocco è scrittore, giornalista, attore, documentarista, organizzatore di eventi. Dal 2012 fa parte dello staff organizzativo del Fantafestival e dal 2020 è parte del comitato editoriale di Heroes International Film Festival
Raccontare il cinema italiano attraverso le voci dei produttori. E’ l’idea che guida “Champagne e cambiali”, il volume di Domenico Monetti e Luca Pallanch, uscito in questi giorni in libreria con Minimum Fax in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia
L'autore Gianfranco Tomei insegna Psicologia Generale, Sociale e della Comunicazione presso la Sapienza di Roma. E' esperto di linguaggi audiovisivi e multimedialità e autore di romanzi, cortometraggi e documentari
Il termine ‘audiodescrizione’ non è ancora registrato nei vocabolari e nelle enciclopedie. Nell’editor di testo di un computer viene sottolineato in rosso, come un errore. Una parola che non esiste, un mare inesplorato. Di questo e di tanto altro si è parlato alla presentazione del libro di Laura Giordani e Valerio Ailo Baronti dal titolo “Audiodescrizione. Il Signore degli Anelli. La compagnia dell’AD” (edito da Hoppy) che si è tenuta ieri alla Casa del Cinema di Roma