Diecimila volumi tra cui numerosi libri d’arte e rari, opere del Cinquecento, del Seicento e del Settecento, una grande quantità di cartelle, documenti e fotografie: Luchino Visconti sul set de La terra trema, Anna Magnani a Vulcano e a Stoccolma nel 1950, una sala cinematografica con il cartellone di Stromboli (terra di Dio), il Festival di Taormina negli anni ’50. Questo il patrimonio che apparteneva a Giuseppe Quatriglio (1922-2017), firma storica del ‘Giornale di Sicilia’ e di altre importanti testate, scrittore, saggista e amico di tanti uomini di cultura del Novecento a partire da Leonardo Sciascia. Il complesso documentario – dichiarato di interesse culturale – è stato donato, ad eccezione del fondo fotografico e del fondo sonoro e audiovisivo, alla Biblioteca centrale della Regione Siciliana dalla figlia Costanza Quatriglio, regista e sceneggiatrice.
“Queste carte – ha detto Costanza Quatriglio – raccontano l’universo di uno studioso che ha dedicato l’intera vita a intrecciare i fili che legano la Sicilia all’Europa e al mondo. Un osservatorio unico da cui guardare la storia culturale, letteraria e artistica della Sicilia che ho deciso di mettere a disposizione di tutti perché sia condiviso il più possibile e possa arricchire le generazioni presenti e future. Chi ‘incontrerà’ il Fondo Quatriglio sarà colpito, oltre che dall’estrema versatilità e poliedricità degli interessi, dalla convinzione che traspare fin dai primi articoli che non sia possibile conoscere la storia dell’Europa se non si conosce la storia della Sicilia e viceversa”.
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