Un nuovo festival di cinema e arti visive dedicato allo sguardo delle donne. Nasce a Torino: si chiama Contemporanea International Film Festival ed è in programma tra martedì 4 e domenica 9 ottobre.
Il progetto è realizzato da Distretto Cinema, con la collaborazione di Film Commission Torino Piemonte, Circolo dei Lettori, Archivio Nazionale Cinema di Impresa, Rai Teche, Università di Bologna, Associazione Amleta, Associazione Donne 4.0, Women In Film, Television and Media Italia, il Museo Nazionale del Cinema, Festival del CinemAmbiente, Lovers Film Festival, il Dams dell’Università di Torino e il Cinema Ambrosio di Torino. Una solida rete di realtà torinesi e nazionali nata partendo da una riflessione: le ricerche degli ultimi anni sul divario di genere nel cinema ci consegnano un quadro ancora segnato da un profondo squilibrio.
L’obiettivo 5 dell’Agenda ONU 2030 per lo Sviluppo Sostenibile recita: «Raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne». Sebbene le statistiche stiano registrando primi segnali positivi in questa direzione, la strada da percorrere è ancora lunga.«Attraverso il cinema, la videoarte, gli incontri, le ricerche nei vasti repertori di archivio proviamo a ripercorrere i cambiamenti dell’immaginario legato all’universo femminile – spiega Fulvio Paganin, ideatore e direttore artistico del Festival – Contemporanea però nasce anche per contribuire a dare voce al cambiamento culturale necessario per poter esplorare nuove prospettive e fornire uno spazio di affermazione per lungo tempo reso inaccessibile alle registe».
Ogni edizione di Contemporanea sarà idealmente dedicata a una grande donna della storia cinema. «Contemporanea nasce con l’ambizione di creare un luogo di incontro tra generazioni, saperi e sguardi differenti. Un cantiere aperto dove indagare la capacità delle immagini di porre domande, interrogare la realtà, riattivare il passato per trovare nuove chiavi di lettura del nostro tempo – afferma Giulia Magno, direttrice artistica del festival – In questo senso, se le numerose opere prime in programma testimoniano la volontà di celebrare le registe del futuro, la decisione di dedicare questa prima edizione a un’icona senza tempo come Monica Vitti ci ricorda che la storia – come sosteneva un grande filosofo italiano – è sempre contemporanea».
La serata d’apertura renderà omaggio a Monica Vitti con la proiezione del capolavoro di Michelangelo Antonioni Deserto rosso, seguito da una grande anteprima di The Dog Who Wouldn’t Be Quiet di Ana Katz.
Il compito di assegnare il Premio al migliore cortometraggio spetterà a una giuria composta da Roberta Torre, Fabia Fleri, Daniele Gaglianone, Luca Pacillo, Francesca Andreoli, Leonardo Di Costanzo, Pietro Marcello e Alice Rohrwacher, Irene Magrelli, Emiliano Fasano.
La programmazione del Festival prevede anche un incontro con la regista e sceneggiatrice Giorgia Farina. In questo contesto, sarà proiettato il suo film d’esordio Amiche da morire, commedia-noir con la quale ha vinto il Globo d’oro alla miglior sceneggiatura. Tra le ospiti internazionali del festival sarà presente la regista ucraina Daryna Snizhko. La regista, che ha dovuto lasciare la città di Kharkiv a causa della guerra, presenterà in anteprima il suo documentario Another Night.
Parteciperà all’incontro, in collegamento da remoto, anche Olena Zamiatina, responsabile del Dipartimento Relazioni Internazionali dell’Università di Kiev, in dialogo con Marcella Filippa, storica e direttrice della Fondazione Vera Nocentini.
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