Set blindatissimo, come sempre, quello di Nanni Moretti, che fino al 18 aprile gira a Roma il suo dodicesimo lungometraggio, Mia madre. Ma Michele Anselmi, sul Secolo XIX, pubblica praticamente tutta la trama. Moretti ha scritto il nuovo film, che inizialmente doveva intitolarsi Margherita, con Francesco Piccolo e Valia Santella un anno dopo la morte della mamma, Agata Apicella, ogni tanto ‘attrice’ per il figlio come nel fulminante inizio di Aprile. In Mia madre il punto di vista è quello di una donna, Margherita, sorella del protagonista (nella realtà Moretti ha un fratello). “Una bella donna quarantenne, incarnata da Margherita Buy, che fa di mestiere la regista di film politicamente impegnati. Ha una figlia, Livia, alle prese con i turbamenti dell’adolescenza; un compagno, Vittorio, attore, dal quale si sta separando tra rimorsi e sollievi; un fratello più grande, Giovanni, generoso e lucido al punto di licenziarsi per accudire la mamma, interpretato dallo stesso Nanni Moretti”. Giulia Lazzarini è Ada, l’anziana madre, gravemente malata e ricoverata in ospedale, la donna sta peggiorando giorno dopo giorno e forse sarebbe meglio portarla a morire a casa. Contemporaneamente Margherita sta girando un film su una fabbrica alle prese con una ristrutturazione selvaggia, che comporterà licenziamenti e sacrifici, dopo l’arrivo di un nuovo padrone americano, interpretato, nel film nel film, da John Turturro. Prodotto come Habemus Papam da Fandango e Sacher, con l’aiuto di Rai Cinema e dei francesi di Le Pacte per un costo totale di circa 8 milioni di euro, Mia madre potrebbe essere pronto per la Mostra di Venezia.
Il regista australiano, è noto per il suo debutto nel lungometraggio con il musical 'The Greatest Showman'
Recente la scoperta delle origini della madre, Rosa Nespeca, che avrebbe trascorso la sua giovinezza nel Piceno. In corso i tentativi di invitare Zemeckis nelle Marche
L’iniziativa è organizzata dall’associazione culturale Made in Italy presso il multisala Votiv Kino insieme alla casa di distribuzione austriaca Filmladen e l’Istituto Italiano di Cultura di Vienna, con il contributo del Ministero della Cultura
Nessuna spiegazione ufficiale è stata fornita per l'assenza del celebre cineasta alla proiezione di gala organizzata dall'American Film Institute