Torna il festival dedicato alla cinematografia israeliana e di argomento ebraico, con lungometraggi e documentari in anteprima, una sezione celebrativa con il ‘best of’ delle dieci edizioni e incontri con i professionisti del cinema Torna dal 21 al 26 novembre 2015 alla Casa del Cinema di Roma e presso il Centro Ebraico Italiano il Pitigliani (Via Arco de’ Tolomei, 1), il Pitigliani Kolno’a Festival – Ebraismo e Israele nel cinema, giunto alla decima edizione, dedicato alla cinematografia israeliana e di argomento ebraico e diretto da Ariela Piattelli e Dan Muggia. Invariate le sezioni del festival, prodotto dal Centro Ebraico Italiano il Pitigliani: dal Panorama sul nuovo cinema israeliano, ai Percorsi ebraici, con la novità della sezione Ombre Indelebili, dedicata alle opere sulle seconde e terze generazioni di ebrei dopo la Shoah e di una mini-rassegna che celebra i 10 anni del festival.
Tra i lungometraggi presentati nella prima sezione, il film di apertura del festival, la commedia Zero Motivation, opera prima di Talya Lavie, che racconta di un’unità di giovani soldatesse dell’esercito israeliano. Nell’ufficio delle risorse umane, in una base militare nel lontano deserto, le “missioni” consistono soltanto nel servire caffè agli ufficiali uomini, a distruggere documenti di carta, giocare al computer e contare i giorni che mancano alla fine della leva. Enorme successo in Israele, ha vinto numerosi premi, tra cui quello all’Israeli Film Academy 2014, il premio come Migliore Regista e Migliore Attrice (Dana Ivgy) all’ Odessa International Film Festival 2014 e il Grand Prix al Tribeca Film Festival 2014. Il regista Nadav Lapid sarà ospite del festival per presentare il suo secondo lungometraggio, The kindergarten teacher, la storia di una maestra d’asilo che scopre tra i suoi allievi un bambino poeta. Essendo amante di poesia e un pò poetessa lei stessa, si sente obbligata a salvare dalla banalità questa creatura dall’animo sensibile che rischia di perdersi in un mondo che non ama gli artisti e in cui le persone più sensibili finiscono sempre sconfitte. La missione si trasforma la maestra in una “donna Quixote” che tenta di salvare il mondo con la poesia, e scuote un bambino pensieroso che non ha mai chiesto di essere salvato. Il film ha ricevuto numerosi premi in tutto il mondo, tra cui il premio della critica al Jerusalem Film Festival 2014, il premio come Miglior Film al Seville European Film Festival 2014 e il Gran Premio al Concorso Internazionale Nuovi Talenti al Taipei Film Festival 2015.
E inoltre il documentario Hotline, di Silvina Landsmann, The Farewell Party, di Sharon Maymon e Tal Granit, Kicking Out Shoshana, di Shay Kanot e, nella sezione Percorsi Ebraici, tra gli altri, Sacred Sperm, documentario diretto dal regista ed ebreo ortodosso Ori Gruder, ospite del festival a Roma, che si interroga su come spiegare al proprio figlio il divieto nella religione ebraica di disperdere il seme.
Il festival si chiude giovedì 26 novembre al Centro Ebraico Italiano il Pitigliani di Trastevere con la proiezione di due cortometraggi di giovani registi italiani, Family Picture, di Daniele Di Nepi e Felice nel box, di Ghila Valabrega. Il PKF 2015 è realizzato con il patrocinio di Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo; Regione Lazio; Roma Capitale; con il sostegno di: Unione delle Comunità Ebraiche Italiane fondi 8 per 1000; Ufficio culturale Ambasciata Israele – Roma; IIFCA Fondazione Italia-Israele per la cultura e le arti; IFF – Israel Film Fund; Rabinovich Foundation Cinema Project; in collaborazione con Casa del Cinema – Roma; Zètema progetto cultura; Villa Borghese Roma. Si ringraziano: Bellacarne Kosher Grill; LBT Catering Lebonton; Ariel Nacamulli ph.
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