My Italy di Bruno Colella è stato venduto per gli Stati Uniti e il Canada e il distributore americano Uncork’d Entertainment prevede un’uscita per la primavera del 2017. Dopo i successi al Festival di Montreal, al Festival italiano di Francoforte l’8 dicembre, e la conferma della presentazione al prossimo Capri Hollywood alla fine di dicembre, continua il percorso internazionale del film prodotto da Mediterranea Production e distribuito all’estero da TVCO. Nel cast Lina Sastri, Nino Frassica, Rocco Papaleo, Alessandro Haber, Sebastiano Somma, oltre a quattro artisti contemporanei, Mark Kostabi, Thorsten Kirchhof, H. H. Lim, Krzysztof M. Bednarski, che interpretano se stessi.
La storia è quella di un produttore italiano e del suo assistente che si aggirano per l’Europa in cerca di fondi per finanziare un progetto cinematografico che racconta la vita e le opere di quattro artisti di arte contemporanea: l’americano Mark Kostabi, il polacco Krzysztof Bednarsky, il cinese H.H. Lim e il danese Thorsten Kirchhoff.
Ai quattro protagonisti, tutti innamorati dell’Italia e con casa a Roma, oltre che nel loro paese d’origine, nel frattempo capiteranno vicende ed avventure che hanno spesso dell’incredibile e che sfociano spesso nella commedia. Lo scultore polacco sarà contattato dalla vedova di un camorrista napoletano che pretende, sulla tomba del marito appena defunto, la stessa statua che l’artista dedicò al regista Kieślowski nel cimitero di Varsavia con minacce e offerte di cifre vertiginose. Il video-artista danese si mette in viaggio dopo la telefonata di un improbabile idraulico che è sicuro di aver individuato una perdita d’acqua nella sua installazione permanente esposta alla Certosa di Padula rappresentante un bagno pubblico (in realtà il rumore dell’acqua che scorre non è altro che una registrazione sonora parte integrante dell’opera). L’uomo è pronto a smontarla e sostituirne le mattonelle e l’artista si precipita a fermarlo in un viaggio che percorre un’Italia del Sud poco conosciuta, quella dei fantasmi e dei misteri. Il pittore americano, colpito dalla notizia dell’incendio doloso della città della scienza di Napoli parte con la sua opera dedicata a Sophia Loren che ritrae lo sguardo intenso del volto dell’attrice per collocarlo sulle macerie del prestigioso museo sorto a pochi metri dall’abitazione dove la grande star ebbe i natali. L’artista cinese nota una donna di grande bellezza seduta ai tavolini dello storico Caffè Greco di Roma e comincia a seguirla attraversando i vari quartieri della città dal centro all’estrema periferia. I soldi per il film intanto sono stati trovati la pellicola è stata girata: durante la conferenza stampa del film la scoperta di una spiazzante realtà.
“My Italy – spiega il regista – è il racconto incrociato delle storie e delle opere di quattro artisti stranieri, abituali frequentatori del nostro Paese. Nel film i quattro protagonisti, continuando la loro esuberante produzione artistica, raccontano la realtà del loro rapporto con l’Italia, il motivo che li ha spinti a scegliersi una casa a Roma dove soggiornano per molti mesi l’anno, il loro punto di vista sulla cultura e sull’umanità del paese di adozione, il loro contatto con i rispettivi luoghi di origine. Ma le biografie sono appena accennate in un clima di racconto leggero ed ironico che si snoda su un filo conduttore di pura fantasia, tracciato da una strana coppia, un produttore cinematografico spregiudicato e il suo segretario rassegnato in giro per l’Europa in cerca di finanziamenti per un film su di loro”.
Il film è anche un viaggio attraverso l’Italia, dalla Napoli dei travestiti e di Città della Scienza, alla Spoleto del Festival, al Sud delle mitiche storie dei briganti che hanno lasciato per strada ricordi e fantasmi, ma anche alla scintillante cornice del festival di Cannes e del sogno cinematografico, alla Wroclaw del vecchio teatro di avanguardia e alla New York della disinvolta e fresca creatività artistica. Tra le presenze anche il critico Achille Bonito Oliva.
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