Si è conclusa ieri sera a San Vito Lo Capo la nona edizione di SiciliAmbiente Documentary Film Festival, la manifestazione diretta dal regista Antonio Bellia che ha proposto oltre 60 opere in concorso dedicate ai diritti umani e alle questioni ambientali.
Miglior documentario della sezione lungometraggi è Mundiya Kepanga, The voice of the forest di Marc Dozier e Luc Marescot (Francia, 2017). Il ritratto di un capo tribù Huli in Papua Nuova Guinea, una voce della foresta che mette in guardia sul pericolo della deforestazione.
La giuria, composta da Claudio Gioè, Fabio Nunziata e Riccardo Costantini, ha assegnato al film il Premio “Il Faro” sponsorizzato da Arpa Sicilia e Laboratorio InFea “per aver raccontato un personaggio di rara potenza comunicativa che ricorda con illuminante saggezza il necessario legame ancestrale con l’ambiente”. Al secondo posto della sezione lungometraggi Jardines de plomo (Perù, Italia, Spagna 2017), il film di Alessandro Pugno, girato a 4000 metri in Perù, sulla lotta di un gruppo di ragazzi e della loro insegnante per dimostrare la contaminazione delle acque del distretto da parte delle miniere locali, “piccoli grandi eroi quotidiani – come recita la motivazione della giuria – che in un contesto difficile e compromesso, testimoniano la lotta che dovrebbe essere di tutti, per rendere il proprio ambiente migliore ogni giorno”.
A questo link l’elenco completo dei vincitori con le motivazioni della giuria.
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