Jean Rochefort è morto all’età di 87 anni. Quello che viene considerato come uno degli ultimi grandi attori francesi è apparso per l’ultima volta in un film del 2015, Floride di Philippe Le Guay. “Risparmierò il pubblico, non voglio fare film dell’orrore”, ha dichiarato ai microfoni di Radio Europe 1, aggiungendo: “Se devo avere il ruolo di un vecchietto in un angolo che agita le mani vicino al caminetto, meglio fermarsi…”.
Jean Rochefort era nato a Parigi il 29 aprile 1930. Nel ’49 entrò nel Centre d’Art Dramatique de la rue Blanche e in seguito nel Conservatoire National Supérieur d’Art Dramatique e qualche anno dopo nella Compagnia Grenier Hussenot. Nei primi anni ’60, mentre girava Cartouche (1962), scoprì la passione per i cavalli, che lo portò a diventare consulente di equitazione per la tv francese. Diventò un allevatore di cavalli e acquistò un maneggio, Le Haras de Villequoy. Nel 1972 ottenne un ruolo di rilievo nel film La divorziata, una coproduzione franco-italiana in cui recitò a fianco di Annie Girardot. Successivamente fu diretto da Bertrand Tavernier in due film con Philippe Noiret, L’orologiaio di Saint-Paul (1974) e Che la festa cominci… (1976): per quest’ultima interpretazione vince il suo primo César come attore non protagonista. Nello stesso anno ottenne un grande successo con la commedia Certi piccolissimi peccati, nel ruolo di un un marito infedele in crisi di mezza età. Altro film importante fu L’uomo del fiume, che valse a Rochefort nel 1978 il secondo César, questa volta come miglior attore protagonista. Da ricordare anche la sua interpretazione in Tandem dove venne affiancato da Gérard Jugnot, e dove interpretava il ruolo del presentatore Michel Mortez, personaggio introverso apprezzatissimo dalla critica. Tra i suoi film più famosi anche Il marito della parrucchiera di Patrice Leconte del 1990.
Il film The Man Who Killed Don Quixote di Terry Gilliam, nel quale aveva un ruolo da protagonista e per il quale imparò anche l’inglese, dovette essere annullato per colpa di una doppia ernia del disco e una prostatite che colpirono l’attore, oltre che per problemi legati alla produzione. Su questo tormentato progetto esiste anche un bel documentario, Lost in La Mancha.
Anna Galiena, sua partner nell’indimenticabile Il marito della parrucchiera, l’ha ricordato con queste parole: “Un altro grande se ne va. Jean non era soltanto un grande attore, era uno di quelli che con l’età migliorano, come il vino buono. Il mio ricordo di lui è ovviamente legato al nostro indimenticabile film di Patrice Leconte. Ogni mattina arrivava sul set di buonumore, con una scorta di barzellette, e salutava la troupe con un affettuoso ‘Bonjour les petits oiseaux’ (Buongiorno uccellini)”.
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