Si è spento all’età di 90 anni, compiuti lo scorso gennaio, dopo una lunga malattia, lo scrittore Alberto Arbasino, storico protagonista del Gruppo 63. Fratelli d’Italia, La narcisata, La bella di Lodi, Specchio delle mie brame, Grazie per le magnifiche rose, Un paese senza, Paesaggi italiani con zombi, La vita bassa, Le piccole vacanze sono tra i suoi libri. Libri scritti con un linguaggio parodistico talmente originale che per ricordare il suo stile e le sue tematiche sono stati coniati due aggettivi: ‘arbasineggiante’ e ‘arbasiniano’.
Da La bella di Lodi è tratto il film del 1963 diretto da Mario Missiroli e interpretato da Stefania Sandrelli, al tempo diciassettenne. È l’unico film firmato da Missiroli, regista prettamente teatrale ed è ispirato alla prima versione del romanzo, pubblicata come racconto su ‘Il Mondo’.
Arbasino ha avuto una feconda carriera letteraria come romanziere, saggista e poeta e improntando tutte le sue opere di un profondo e costante impegno civile. Nato a Voghera il 22 gennaio 1930, si iscrive alla Facoltà di Medicina dell’Università di Pavia passando poi alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Statale di Milano, dove si laurea con Roberto Ago, di cui diventerà assistente. Nel 1965 abbandona la carriera universitaria per dedicarsi a tempo pieno alla scrittura.
L'attrice di Tutto su mia madre aveva 78 anni
L'attrice cinematografica, televisiva e teatrale aveva 83 anni. Le ultime apparizioni in Una grande famiglia e Solo per amore
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Il musicista ha composto le musiche per numerosi musical di Broadway e per film come New York, New York e The Company