Morta Annie Girardot, la consacrò Visconti


Annie Girardot è morta oggi a Parigi. L’attrice, che era nata nella capitale francese il 25 ottobre 1931, da tempo malata di Alzheimer, è spirata serenamente nell’ospedale parigino Lariboisiere, secondo quanto riferito dalla nipote, Lola Vogel.

Tra le sue più grandi interpretazioni c’è quella della prostituta Nadia in Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti (1960). Tra i suoi film si ricordano, tra l’altro, I compagni (1963) di Mario Monicelli, La donna scimmia (1964) di Marco Ferreri, Vivere per vivere (1967) di Claude Lelouch e Metti una sera a cena (1969) di Peppino Patroni Griffi. Nel 2003, forse sentendo l’urgenza di afferrare i ricordi prima che scomparissero, l’attrice aveva pubblicato una appassionante biografia, “Partir, revenir”, mentre la figlia Giulia, nata dalla relazione con Renato Salvatori, ha affidato alla biografia intitolata “La Memoire de ma mere” il grido di dolore per la sua malattia e in generale per lo scarso sostegno dato a chi soffre di queste patologie.

 

Allieva al conservatorio di Rue Blanche, dal 1949 fa apparizioni nei cabaret a Montmartre con il nome di Annie Girard e contemporaneamente partecipa a qualche rivista. Nel 1954 è ingaggiata dalla Comédie Francaise e la sua interpretazione in “La machine à écrire” nel 1956, a fianco di Robert Hirsch, è notata da Jean Cocteau, che vede in lei “il più bel temperamento drammatico del dopoguerra”.

Comincia a recitare nel cinema nel 1956, quando debutta nel film Treize à table, per il quale vince il Prix Suzanne Bianchetti, mentre nel 1977 ottiene il César come miglior attrice per la sua interpretazione nel film Docteur Francoise Gailland.

E’ del 1960 Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti, dove interpreta una prostituta passionale e sensibile che scatena un violento conflitto tra Rocco (Alain Delon) e suo fratello maggiore Simone (Renato Salvatori).

Nel 2002 viene premiata con il César come migliore attrice non protagonista per il ruolo della madre di Isabelle Huppert nel film La pianista di Michael Haneke, regista austriaco con il quale collaborerà di nuovo quattro anni dopo in Niente da nascondere.

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28 Febbraio 2011

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