Anche un’omelia per il nuovo Nanni Moretti. “Per la nostra città questo film è un’esperienza intensa”, ha detto il vicario del vescovo di Ancona, monsignor Ermanno Carnevali, domenica scorsa in un affollato Duomo. Il prelato ha confessato di non aver ancora visto il film di Moretti, ma di volerne comunque parlare perché affronta il tema della visione laica della morte e si pone la domanda di Giobbe “perché tanta sofferenza?”.
Ad Ancona, sabato sera, era arrivato anche il regista per un’anteprima cittadina che ha sancito la riconciliazione dopo i dissidi durante le riprese. Nanni si è detto molto soddisfatto della partenza del film, che è già arrivato a quota un miliardo nel primo week end di programmazione, mentre non si è pronunciato sulla critica: “Non faccio recensioni alle recensioni”.
Unica voce contro, finora, quella del presidente del Consiglio, che ha visto La stanza del figlio in un cinema di Orbetello domenica. “Davanti alle lodi sperticate che ho letto sui giornali mi sento un po’ imbarazzato a pensarla diversamente”, ha detto Giuliano Amato. “Ma questa non mi sembra la storia di un padre davanti alla morte di un figlio, è il solito Moretti con i suoi soliti problemi, messo davanti all’ipotetica morte di un figlio”.
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La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
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