La giuria del Montecarlo Film Festival de la Comédie, presieduta dal regista Emir Kusturica, ha premiato miglior film l’ungherese Bad Poems di Gabor Reisz, la pellicola che racconta il viaggio interiore del giovane Tamàs, disilluso dall’amore dopo la fine della sua lunga storia con Anna. Il premio per la miglior regia è andato a Nicole Palo per Emma Peeters con Monia Chokri e Fabrice Adde, commedia che racconta la storia dell’aspirante suicida Emma, delusa dagli insuccessi della sua esistenza, che cambierà drasticamente la sua vita dopo l’inaspettato incontro con Alex Bodart, un impresario di pompe funebri.
L’argentino Ricardo Darin si è aggiudicato il premio come miglior attore per il film An Unexpected Love in cui interpreta Marcos, legato ad Ana da 25 anni, che improvvisamente comincia ad interrogarsi sull’amore, sulla fedeltà e sulle questioni legate alla vita di coppia. L’australiana Rose Byrne vince il premio come miglior attrice per il film Juliet, Naked, la pellicola basata sul romanzo di Nick Hornby che racconta la storia di Annie e Duncan, fan ossessivo della misteriosa rockstar Tucker Crowe (interpretato da Ethan Hawke) che riemerge dal nulla con un album inedito, dando una svolta inaspettata al rapporto di coppia dei due protagonisti. La pellicola si aggiudica anche il premio del pubblico. Ad aggiungersi ai premi, anche quello per la miglior sceneggiatura che va a Dan Kleinman e Sameh Zoabi per il film israeliano Tel Aviv on Fire, che racconta in chiave comedy le difficoltà di dialogo tra due popoli perennemente in conflitto.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
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Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis