Arriva una nuova indagine del commissario Montalbano su Raiuno lunedì 9 marzo con Salvo amato, Livia mia interpretato da Luca Zingaretti che firma anche la regia con Alberto Sironi, storico regista della serie scomparso questa estate. “In questa regia di mio c’è solo una melanconia dolce o una melanconica dolcezza – dice l’attore – subentrando a Sironi ho pensato essenzialmente al suo stile e non c’è giornata in cui non abbia riflettuto su cosa avrebbero detto lui o Camilleri”.
Nel tv movie – tratto dai racconti Salvo amato… Livia mia e Il vecchio ladro – il commissario indaga sulla morte di Agata Cosentino (Federica De Benedittis): il corpo viene ritrovato nell’archivio comunale. L’inchiesta si rivela subito complessa, era una ragazza che faceva volontariato, molto riservata. A sorpresa, Montalbano scopre che era amica di Livia (Sonia Bergamasco). Dal racconto della sua fidanzata capisce che a uccidere Agata è stato qualcuno che le era molto vicino; la verità è sconvolgente. Mentre Montalbano indaga c’è un’altra questione che deve risolvere, e lo riguarda direttamente: il figlio di Adelina (Ketty Governali), la sua governante, viene fermato da una guardia giurata davanti a una villa, di cui è stata forzata la serratura. Il 16 marzo andrà in onda un altro nuovo film, La rete di protezione, mentre la terza storia già girata, Il metodo Catalanotti, sarà trasmessa nel 2021.
Si addensano però nubi sul futuro di Montalbano in tv, Zingaretti ha detto che vuole riflettere dopo la scomparsa dei tre pilastri della serie: Andrea Camilleri, il regista Alberto Sironi e lo scenografo Luciano Ricceri che ha costruito l’immaginario di Montalbano in tv.
La serie – prodotta da Palomar con RaiFiction – che ha festeggiato i vent’anni, è uno dei titoli più amati dal pubblico. Oltre un miliardo di spettatori calcolando anche le repliche. Hanno firmato la sceneggiatura con Camilleri, Francesco Bruni, Salvatore De Mola e Leonardo Marini. Nel cast Peppino Mazzotta (Fazio), Cesare Bocci (Mimì Augello), Davide Lo Verde (Galluzzo) e l’ineffabile Angelo Russo (Catarella).
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