Al via il prossimo 16 novembre l’edizione 2018 di Filmmaker Festival, in programma fino al 24 novembre a Milano presso lo Spazio Oberdan e l’Arcobaleno Film Center. Al centro della manifestazione, come sempre, il cinema documentario e – più in generale – “di ricerca”.
Sette le sezioni in cui si articola il programma di quest’anno: Concorso Internazionale, ConcorsoProspettive, Fuori concorso, Carta Bianca a Luca Guadagnino, Fuori formato, FilmmakerModerns, FILMMAKER OFF cui si aggiungono i film di Apertura e Chiusura, per un totale di 82 titoli, di cui 16 in anteprima assoluta e 11 in anteprima italiana.
L’apertura del festival, venerdì 16 novembre, è affidata a Monrovia, Indiana, il nuovo film di Frederick Wiseman, già vincitore dell’edizione 2015 di Filmmaker. Lontano da New York, la metropoli dove erano ambientati i suoi ultimi due film, Wiseman continua l’esplorazione della vitae delle istituzioni americane in una piccola città del Midwest rurale con 1400 abitanti, Monrovia nell’Indiana, lo stato della Corn Belt. Muovendosi tra le fattorie e il bar del paese, il supermercato, la chiesa, la bottega dei tatuaggi, Monrovia, Indiana traccia la geografia umana di quell’America dal volto bianco, religiosa econservatrice, abitata dalla parte più consistente e convinta dell’elettorato di Donald Trump.
Rinnovando la tradizione di affidare la chiusura, sabato 24 novembre, al film di un autore italiano, il festival sceglie quest’anno Chaco di Daniele Incalcaterra e Fausta Quattrini. Quando Incalcaterra riceve in eredità dal padre 5000 ettari di terra nel Chaco paraguayano decide di restituirla ai Guaraní, i popoli originari “vampirizzati” nei secoli dal latifondo e dalla deforestazione. Una volta in Paraguay la realtà con cui deve confrontarsi si presenta però più complicata, la sua proprietà è inaccessibile, chiusa tra quelle di Favero, uno dei latifondisti piùpotenti del Paese.
Il programma completo sul sito della manifestazione.
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